AGI - Indagano i poliziotti della Digos di Roma sul simbolo delle Br inciso nel pannello d'acciaio di un ascensore della palazzina nella sede Rai di Saxa Rubra che ospita il Tg2.
Ad accorgersi della presenza della stella a cinque punte è stata una giornalista che ha subito allertato i colleghi.
Alla redazione del Tg2 e al direttore Gennaro Sangiuliano arriva la solidarietà bipartisan della politica e delle istituzioni. Unanime la condanna contro quello che viene definto in coro "un vile atto intimidatorio".
"Piena solidarietà per il gravissimo gesto intimidatorio. La libertà di informazione nel nostro Paese è sacra ed inviolabile, è un principio fondante della nostra democrazia. Minacce del genere sono inaccettabili e da condannare con fermezza. Mi auguro siano al piu' presto individuati gli autori di tale vigliaccata", afferma Giuseppe Moles, sottosegretario all'Editoria.
"Un gesto intimidatorio vergognoso e inaccettabile" per Elisabetta Casellati, che esprime solidarietà ai giornalisti della testata Rai.
Tra i primi a condannare l'accaduto è il leader della Lega Matteo Salvini che non ha dubbi: "Nessuno spazio al fanatismo e all'intimidazione dei giornalisti, soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo: le voci fuori dal coro vengono censurate, attaccate, intimidite".
Solidarietà da Giuseppe Conte, che mette in chiaro: "La libertà di informazione non si tocca!", scrive il leader M5s sui social.
"Quello che è avvenuto nella sede della Rai a Roma, con il ritrovamento del simbolo delle Brigate rosse negli uffici del Tg2, è semplicemente vergognoso", afferma il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
"Utilizzare un simbolo come quello delle Brigate Rosse, che ha insanguinato l'Italia, è gesto inqualificabile e vigliacco. Un grave atto, doppiamente da condannare perché rivolto a operatori dell'informazione", dichiara Enrico Borghi, della segreteria nazionale del Partito Democratico.
"Usare il simbolo delle Br che evoca un passato di terrore e sangue è veramente ignobile. Bene l'immediata attenzione delle forze di polizia", commenta il presidente di Italia viva Ettore Rosato.
Parla di "vile atto intimidatorio" la leader di FdI Giorgia Meloni, secondo la quale "l'informazione libera è un pilastro indiscutibile della democrazia: la condanna unanime da parte di tutte le forze politiche è doverosa".
Per il leader di Azione Carlo Calenda si tratta di "vergognose intimidazioni". Antonio Tajani condanna l'accaduto: "Il lugubre simbolo delle Brigate rosse riappare nel cuore della informazione pubblica. Una minaccia al Tg2 che non può passare in silenzio e non deve essere sottovalutata", afferma il coordinatore nazionale di Forza Italia.