AGI - Con circa 200 morti sul lavoro dall'inizio dell'anno, oltre il 50 per cento di decessi in più rispetto allo stesso periodo del 2021, il Primo Maggio non può che diventare una giornata di riflessione prima ancora che un giorno di festa. E il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è il primo a mettere al centro del suo discorso il tema della sicurezza del lavoro e "l'integrità della persona" come "parte essenziale del nostro patto costituzionale".
Attorno a questa necessità, il Capo dello Stato vorrebbe che "si mobilitasse il fronte più ampio, un patto di alleanza tra istituzioni, società civile, forze sociali ed economiche, per sottolineare con forza l'impegno a combattere un flagello che sconvolge la vita di troppe famiglie, rappresenta una umiliazione per il mondo delle imprese e una sconfitta per chi, producendo beni e servizi, vede la propria attività sfigurata da queste morti".
Un patto come quello che si è concretizzato in Friuli Venezia Giulia, con i protocolli tra imprese e sindacati per arrivare all'obiettivo 'Zero morti', ha aggiunto Mattarella parlando al Quirinale. "Il lavoro è strumento di progresso e affermazione delle persone, non un gioco d'azzardo potenzialmente letale", ha ammonito Mattarella.
Assieme a questo, sottolinea ancora Mattarella, "sappiamo che sul terreno della condizione economica e sociale non mancano sfide come l'inflazione, indotta anzitutto dai rincari dell'energia e delle materie prime. Non possiamo permetterci di sbagliare: i due terzi della domanda dipendono in Italia dai consumi delle famiglie. A loro dobbiamo guardare".
Sul tema della sicurezza si sofferma anche la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, con un pensiero particolare alle donne: "Tra esse si registra il maggior numero di vittime di incidenti mortali sul lavoro, che sono in aumento così come gli infortuni".
Il presidente della Camera, Roberto Fico, considera "davvero inaccettabile che, ancora oggi, una persona rischi di perdere la vita sul luogo di lavoro. La drammatica sequenza di incidenti rappresenta una piaga sociale insopportabile e impone di fare di piu'".
Il tema della difesa del potere d'acquisto delle famiglie è anche al centro del dibattito aperto dal Partito Democratico che chiede di operare un taglio al cuneo fiscale così da rendere le buste paga più "pesanti". Oltre a questo, il Pd chiede regole nuove sui contratti.
Il segretario dem, Enrico letta, lo ricorda anche oggi in una intervista in cui difende il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, dagli attacchi ricevuto da Confindustria per aver legato il tema degli aiuti alle imprese a quello del rinnovo dei contratti scaduti. "Capisco le difficoltà delle imprese, giusto aiutarle sull'energia e sul costo del lavoro, favorendo le assunzioni. Ma in questa fase bisogna abbassare i toni. E io difendo il lavoro di Orlando", sottolinea Letta.
"Così come ritengo che occorre ridurre la precarietà, a partire dai primi impieghi dei giovani: per noi le priorità sono dare stabilità e ridurre la povertà di chi lavora". Una azione che si potrebbe concretizzare anche con una profonda revisione del Jobs Act: "Entreremo nel dettaglio in un confronto con le parti sociali, e affrontando il tema dei contratti: tutta la materia del lavoro richiede un aggiornamento, a partire dal tema dei giovani".
Sul tema dei salari si sofferma anche il vice segretario Pd, Giuseppe Provenzano, sottolineando che "alzare i salari non è un ricatto, è la priorita'. Non solo perché giusto, ma perché serve a tutti", dice riferendosi agli attacchi arrivati da Confindustria all'indirizzo del ministro Orlando.
Il numero due del Nazareno si sofferma, poi, sulle stragi sul lavoro sottolineando che "il Primo Maggio non sarà davvero festa finché non raggiungeremo zero morti sul lavoro". Ai morti sul lavoro dedica "una preghiera e un impegno" anche Matteo Salvini. Il leader della Lega auspica che "grazie a protezione, prevenzione, formazione e controlli si fermi questa strage. Sofferenza, incertezza e precariato non possono essere il futuro".
Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni scelgono, al contrario, un approccio 'critico' al Primo Maggio, attaccando i sindacati che, a dire della presidente FdI, "difendono solo i loro iscritti e non sempre il lavoro". Anche per questo, il partito di Meloni decide di celebrare un Primo maggio alternativo a Milano. Oltre al concerto per un 'lavoro non tutelato', alla conferenza programmatica del partito di Giorgia Meloni hanno portato le loro testimonianze, tra gli altri, alcune persone della società civile in rappresentanza di imprenditori, balneari, cuochi, e proprietari dei locali da ballo danneggiati dalle restrizioni contro la pandemia.
Dal Movimento 5 Stelle arriva forte l'appello per il salario minimo. "Si parla ancora troppo poco di salario minimo, uno strumento che è già una realtà in tanti Paesi europei e che anche in Italia potrebbe contribuire a migliorare le condizioni di lavoro e di vita delle persone", spiega Roberto Fico.
E l'ex ministra Nunzia Catalfo sottolinea che "prima della fine della legislatura dobbiamo varare il salario minimo. Mi auguro che il Primo Maggio del 2022 sia l'ultimo in Italia senza una legge sul salario minimo". Il salario minimo è la misura a cui fa riferimento anche Carlo Calenda in un tweet: "Salario minimo, meno reddito di cittadinanza e obbligo a lavori socialmente utili, taglio Irpef su giovani per evitare emigrazione, trasparenza su parità salariale, politiche attive con agenzie private, fondi Its via da Miur, salario produttività, via cooperative finte. Fatti non retorica", scrive il leader di Azione su Twitter.