AGI - Riapre l'ambasciata italiana a Kiev. Lo annuncia il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: "Poco fa ho finito di parlare con l'ambasciatore italiano in Ucraina: è arrivato a Kiev e ha già riaperto l’ambasciata che sarà operativa da lunedì mattina".
L'ambasciatore, Pier Francesco Zazo, è giunto nella capitale "dopo un viaggio di 10 ore" da Leopoli, dove si era trasferito dopo l'inizio dell'invasione russa in Ucraina. "Siamo stati fra gli ultimi a lasciare Kiev, siamo fra i primi a tornarci", sottolinea Di Maio. Per il titolare della Farnesina "dobbiamo lasciare sempre un canale aperto con la Russia, la guerra si risolverà solo con una solizione politica. Dobbiamo fermare l'escalation e far ripartire il dialogo tra Ucraina e Russia".
Sull'allargamento della Nato a Svezia e Finlandia, Di Maio dice: "Ci sono due Paesi, Svezia e Finlandia, che vogliono entrare nella Nato per sentirsi più al sicuro. La loro opinione pubblica chiede di entrare nella Nato perché si sente più sicura. Ma ci vorranno tempi lunghi, entro giugno potrebbe essere avviata la procedura di adesione, che va ratificata dai Parlamenti di tutti e 30 i Paesi, un procedimento che in alcuni casi richiederà mesi. L'invasione dell'Ucraina ha fatto preoccupare Paesi che non sono nella Nato, un altro capolavoro di Putin".
Sul fronte della politica interna italiana Silvio Berlusconi torna a dichiararsi "deluso" da Putin. "Sono profondamente addolorato. La guerra è sempre una tragedia, un dramma al quale speravo di non dover più assistere almeno in Europa. Ma in questo conflitto, che è una guerra di aggressione ad un Paese sovrano, si stanno violando anche le regole e le convenzioni internazionali in vigore in tempo di guerra. Insisto nel dire che la Russia nel suo stesso interesse dovrebbe perseguire i responsabili di violenze orrende contro la popolazione civile".
Il leader di Forza Italia ribadisce: "Sono stato deluso da Putin, dal quale non mi aspettavo un atto di aggressione così grave e poco responsabile. Tuttavia non credo che personalizzando il conflitto si faciliti una soluzione. E il nostro primo obbiettivo dev’essere far cessare questa strage insensata, nell’interesse dell’Europa, del mondo, del principio stesso di umanità. Come è evidente, questo conflitto non può che concludersi con un compromesso e naturalmente non può essere accettato nessun compromesso che non tuteli la libertà e l’integrità dell’Ucraina".
Lei e Putin siete stati a lungo amici. C'è chi dice che, se Lei fosse stato ancora al governo, non ci saremmo trovati in questa situazione. La trova solo una boutade? "Come è noto - risponde Berlusconi - con le ipotesi non si è mai fatta la storia. Posso solo dire che il modo in cui ha operato in questa crisi il governo italiano di cui facciamo parte è ineccepibile ed ha il nostro convinto consenso".
"Approfitto però per chiarire una cosa: leggo su diversi giornali la notizia di colloqui telefonici che avrei avuto, o tentato di avere, in queste settimane con Putin sulla crisi ucraina. Sono notizie del tutto infondate. La situazione è serissima, è in gioco la libertà di un Paese, sono in discussione gli scenari geopolitici ed economici dei decenni a venire. La politica internazionale ha delle regole, non sono certo temi risolvibili con iniziative estemporanee o improvvisate"