dall'inviato Massimo Maugeri
AGI - L'Italia "condanna le stragi di civili di questi giorni in Ucraina": "I crimini di guerra devono essere puniti" e Putin, le autorità e l'esercito russo "dovranno rispondere delle loro azioni". Il presidente del Consiglio, Mario Draghi arriva a Torino per la firma del patto per la Città, 1,1 miliardi di euro in 20 anni messi sul tavolo dal governo per aiutare l'amministrazione sabauda a rientrare dal suo debito. Ma la drammatica situazione sul terreno del conflitto e le stragi di civili commesse dalle forze armate russe e documentate dagli inviati sul campo, sono il tema che il premier affronta subito e con parole molto nette.
La mattinata si apre con la decisione del governo italiano, sulla scia della presa di posizione di altri paesi, a cominciare da Berlino e Parigi, di espellere dal paese 30 diplomatici russi per ragioni di "sicurezza nazionale". Una scelta da cui la Lega prende le distanze, ma che il premier rivendica. "E' una decisione - dice - presa in accordo con i partner europei e atlantici". Anche la Ue comunicherà di avere espulso 19 diplomatici russi accreditati presso l'Unione.
Le terribili immagini di Bucha e Irpin e le "atrocità commesse nelle altre località liberate dall'esercito ucraino scuotono nel profondo i nostri animi di europei e di convinti democratici", dice Draghi iniziando il suo intervento nella sala Rossa del palazzo comunale di Torino. "Indagini indipendenti devono fare piena luce su quanto accaduto. I crimini di guerra devono essere puniti. Il presidente Putin, le autorità e l'esercito russo dovranno rispondere delle loro azioni", aggiunge. Nelle stesse ore, il presidente ucraino Volodimyr Zelensky all'Onu parla di "crimini contro l'umanità" commessi dalle forze armate di Mosca e chiede per Putin e per i vertici del Cremlino una nuova Norimberga.
Draghi ribadisce "il sostegno dell'Italia e della Ue al popolo ucraino in lotta per la pace e per la libertà" e conferma che il governo sosterrà a Bruxelles la decisione della Commissione europea di varare il nuovo pacchetto di' sanzioni nei confronti di Mosca. "L'Italia è pienamente allineata al resto dell'Unione Europea e appoggia con convinzione le misure restrittive presentate dalla presidente von der Leyen". In serata arriva la conferma di una fonte dell'amministrazione americana, che anche gli Usa annunceranno nuove sanzioni contro la Russia domani, in coordinamento con i Paesi del G7 e della Ue.
"Al presidente Putin dico ancora una volta di porre fine alle ostilità, interrompere le stragi di civili e partecipare con serietà ai negoziati per il raggiungimento della pace", continua Draghi che ripete le parole pronunciate al telefono pochi giorni fa proprio in un colloquio diretto con il capo del Cremlino: "La chiamo per parlare di pace".
Ma sul terreno l'esercito russo parla ancora la lingua delle armi. Non solo la pace, ma anche la possibilità di un cessate il fuoco sembra una ipotesi lontana. La guerra scatenata da Mosca ha colpito al cuore l'Ucraina, ma anche per la Russia, "la guerra non ha senso - conclude Draghi - una guerra che anche per il popolo russo vuole dire solo vergogna, isolamento e povertà"