AGI - Controffensiva legale del Movimento Cinque Stelle dopo la decisione del tribunale di Napoli che ha sospeso l’efficacia delle votazioni con cui nell’agosto 2021 era stato modificato lo statuto dei pentastellati e l’elezione di Giuseppe Conte alla presidenza.
Secondo quanto si è appreso da fonti qualificate, il ricorso per la revoca del provvedimento cautelare emesso dal tribunale partenopeo, che ha di fatto messo in stand by il nuovo statuto e la leadership di Conte, è stato depositato ieri.
Il ricorso è stato presentato ai sensi dell'articolo 669 decies del codice di procedura civile, secondo cui "quando il giudizio di merito non sia iniziato o sia stato dichiarato estinto, la revoca e la modifica dell'ordinanza di accoglimento" possono essere "richieste al giudice che ha provveduto sull'istanza cautelare se si verificano mutamenti nelle circostanze o se si allegano fatti anteriori di cui si è acquisita conoscenza successivamente al provvedimento cautelare".
I legali del M5S concordano sul fatto che le delibere approvate dall'assemblea degli iscritti sono valide alla luce del regolamento interno che fa data al 2018, per cui l'attesa è che la decisione dei giudici venga revocata tempestivamente.
La questione è stata affrontata anche durante la riunione di due giorni fa nello studio del notaio Luca Amato, con Beppe Grillo e lo stesso Conte.
Oltre alle grane giudiziarie, sul Movimento continua a pesare la battaglia interna tra Luigi Di Maio e Giuseppe Conte.
Dall'entourage dell'ex premier filtra l'irritazione del leader M5s per 'ricostruzioni complottistiche che alimentano sulla stampa un clima di battaglie e divisioni interne, scenario che Conte ha sempre cercato di contrastare o comunque di non alimentare'.
Per Conte 'questo è il momento in cui lavorare e rimanere concentrati sugli importanti fronti politici che interessano il Paese, oltre a chiudere la partita giudiziaria a cui stanno lavorando i legali del Movimento.
E nel braccio di ferro tra le due anime del Movimento, quella 'dimaiana' e quella 'contiana', si inserisce il presidente della Camera Roberto Fico, che si schiera apertamente con l’ex presidente del Consiglio: "Non c'è una questione politica, Conte è il leader del Movimento 5 stelle, è ben saldo, riconosciuto e stravotato", dice.
"La situazione è molto più semplice di quello che sembra e faremo insieme il percorso per il futuro del Movimento".
Secondo Fico "tanti, anche ex attivisti, si divertono e invece di dire 'abbiamo perso la battaglia politicamente' decidono di continuare tramite un avvocato a fare causa al Movimento, ma noi non ci arrenderemo mai".