AGI - Sceglie Genova il presidente del Consiglio Mario Draghi nella sua prima tappa dopo l'elezione del presidente della Repubblica. Il capoluogo ligure come il simbolo della rinascita e del coraggio che "deve pervadere tutta l'Italia" e come l'esempio del lavoro che il governo sta portando avanti per rilanciare il Paese. Genova per ripartire dopo una tragedia come "un sogno che sta diventando realtà".
Genova e il mare, "un rapporto che ha segnato la storia d'Italia".
Arriva al porto a bordo di una motovedetta della capitaneria per fermarsi a palazzo San Giorgio e salutare le istituzioni, si reca poi alla Radura della Memoria per omaggiare le vittime del crollo del ponte Morandi e, infine, visita il campo base di Trasta del cantiere del Terzo Valico, la linea ferroviaria ad alta velocità e ad alta capacità che potenzierà i collegamenti tra il porto di Genova, il Nord Italia e il Nord Europa.
Nel suo intervento il presidente del Consiglio intanto fa riferimento al presente: "C'è una realtà caratterizzata dalle difficoltà che famiglie e imprese hanno per l'aumento dei prezzi dell'energia elettrica. Il governo sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni".
Poi si sofferma sul suo ruolo: "Lavoro per un'Italia affidabile, fiduciosa nelle proprie straordinarie capacità; un'Italia dei giovani e delle donne; un'Italia che non dimentica i deboli e protegge gli anziani; un'Italia dove c'è spazio per il futuro. Questa è l'Italia per cui tutti noi dobbiamo batterci. Perché la storia d'Italia passa da tutti noi".
E' una sorta di manifesto della ripartenza. E nell'azione dell’esecutivo è centrale il Pnrr: "Appartiene – osserva Draghi - a tutti gli italiani. Dobbiamo portarlo avanti con unità, fiducia, determinazione".
"E' una questione di serietà – scandisce il presidente del Consiglio - verso i cittadini, e i nostri partner europei. Ed è una questione di affidabilità, perché la crescita sostenuta, equa, sostenibile è il miglior custode della stabilità".
Il Capo dell'esecutivo è fiducioso: “Lo scorso anno abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi previsti. Lo stesso accadrà anche quest'anno". E indica problematiche ("L'Italia è diciannovesima al mondo per tempi e costi associati alla logistica, anche a causa degli oneri burocratici e dei ritardi nello sviluppo digitale. Dobbiamo abbattere questi ostacoli, per cogliere a pieno i vantaggi offerti dall'aumento degli scambi commerciali") e prospettive: occorre "ampliare le infrastrutture, per accogliere un traffico sempre maggiore, migliorare la connessione tra porti, reti stradali, ferrovie, per far fronte alla concorrenza degli altri porti mediterranei e di quelli nord-europei, accelerare la digitalizzazione di tutta la catena logistica, per favorirne la flessibilità e ridurre le inefficienze".
Ora il piano nazionale di ripresa e resilienza permette investimenti di lungo termine. "Nel caso del Porto di Genova, impieghiamo 500 milioni per la nuova diga foranea", lavori sono in corso anche per quanto riguarda il 'Terzo Valico', "un investimento da 7,4 miliardi di euro" e "oltre 130 milioni di euro per ristrutturare edifici e recuperare immobili confiscati alla mafia e alloggi popolari".
Ma il momento più toccante della visita del presidente del Consiglio nel capoluogo ligure (Draghi cita il poeta Caproni, "'Genova sempre nuova, vita che si ritrova'") è stato l'incontro con i familiari delle vittime del crollo del ponte Morandi. Il premier è apparso commosso, ha deposto una corona di fiori. Poi il minuto di silenzio davanti alla targa che ricorda i 43 morti della tragedia del 14 agosto 2018.