AGI - "Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni è punito con la reclusione da tre a cinque anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro. Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da 1,2 milioni a due milioni di euro. La surrogazione di maternità è vietata anche se commessa all'estero da cittadino italiano". Lo prevede una proposta di legge presentata dalla Lega alla Camera. In Italia la surrogazione di maternità costituisce una pratica medica vietata, punita con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro.
Il partito di via Bellerio punta ad una ulteriore stretta. A inizio gennaio il Carroccio ha presentato una mozione "per chiedere al governo - aveva spiegato Salvini - di impegnarsi per contrastare questa pratica, considerandola un vero e proprio reato da perseguire anche se commesso all'estero da cittadini italiani".
Per maternità surrogata si intende la pratica della gestazione per altri, vale a dire quella della gravidanza portata avanti da una donna per conto di un'altra persona. "Le conseguenze sociali, economiche e giuridiche che derivano dal ricorso alla pratica della maternità surrogata da parte di un numero sempre maggiore di coppie sono numerose e di difficile gestione, anche in Italia dove tale pratica è vietata. E', pertanto, necessario attivarsi - si legge nella pdl della Lega (la prima firma è della deputata Tateo) - in tutte le sedi opportune per riconoscere e per tutelare in maniera omogenea negli ordinamenti nazionali e a livello internazionale i diritti delle donne e dei bambini oggetto di sfruttamento e di mercificazione e per porre fine a questa moderna forma di schiavitu'".
La presente proposta di legge intende - si legge ancora - "ostacolare qualunque pratica che possa configurare il traffico commerciale di bambini e, a tal fine, l'articolo 1 introduce un esplicito divieto, inserendo un nuovo comma 5-bis all'articolo 12 della citata legge n. 40 del 2019". Inoltre, la proposta di legge aumenta le pene previste, estendendole ai casi di surrogazione di maternità, anche commessi all'estero da cittadino italiano.
"L'articolo 2 - si osserva ancora - modifica il comma 1 dell'articolo 9 del decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 191, specificando che l'importazione di tessuti e cellule umane deve essere corredata della documentazione dei costi del materiale biologico importato, inclusa la dichiarazione di donazione volontaria e gratuita da parte del donatore, in conformità con quanto disposto all'articolo 12, comma 1, del medesimo decreto legislativo n. 191 del 2007".