AGI - "I dati sulle vaccinazioni sono molto incoraggianti. Vogliamo un Italia sempre più aperta, soprattutto per i nostri ragazzi". Lo afferma il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel suo intervento introduttivo del Cdm odierno.
"I provvedimenti di oggi vanno nella direzione di una ancora maggiore riapertura del Paese. Oggi ci occupiamo della scuola in presenza, che è da sempre la priorità di questo governo. Veniamo incontro alle esigenze delle famiglie, che trovano il regime attuale delle quarantene troppo complicato e restrittivo. I Ministri Speranza e Bianchi spiegheranno nel dettaglio queste misure. Vogliamo limitare di molto l'uso della didattica a distanza, per permettere a un numero sempre maggiore dei nostri bambini e ragazzi di andare in classe", aggiunge Draghi.
Nelle scorse ore erano trapelate alcune indiscrezioni dalla Cabina di regia. Secondo quanto emerso nella scuola primaria dal sesto caso di positività al Covid i non vaccinati andranno in didattica a distanza per 5 giorni. Per quanto riguarda la scuola secondaria in presenza di tre casi di positività i non vaccinati si dovranno collegare da remoto. Invece nella fascia di età 0-6 in caso di cinque casi positivi occorrerà rimanere a casa per 5 giorni.
"Oltre alla scuola, tra i provvedimenti di oggi c'è la decisione di eliminare le restrizioni, anche in zona rossa, per chi è vaccinato", spiega ancora Draghi.
Quanto al green pass, "la validità del green pass per chi ha tre dosi - oppure due dosi ed ha già avuto il Covid - diverrà indefinita. Nelle prossime settimane andremo avanti su questo percorso di riapertura. Sulla base dell'evidenza scientifica, e continuando a seguire l'andamento della curva epidemiologica, annunceremo un calendario di superamento delle restrizioni vigenti".