AGI - Con la giornata di oggi l'elezione per il presidente della Repubblica del 2022 diventa la quinta elezione più lunga della storia repubblicana. I grandi elettori hanno impiegato più tempo solo per scegliere Giuseppe Saragat (13 giorni), Giovanni Leone (16 giorni), Sandro Pertini (10 giorni) e Oscar Luigi Scalfaro (12 giorni).
Se anche fosse eletto oggi il nuovo inquilino del Quirinale saremmo già al sesto giorno superando per durata l'elezione di Antonio Segni, Giorgio Napolitano, primo e secondo mandato), Sergio Mattarella, Luigi Einaudi, Giovanni Gronchi e le due elezioni lampo di Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi.
Ma incrociando precedenti e cabala, si può ricordare che al settimo e ottavo scrutinio mai nessun presidente è mai stato eletto. Senza attendere le 21 e 23 votazioni che portarono Saragat e Leone al Colle, o le sedici che servirono per individuare Pertini e Scalfaro, chi non fu eletto alla quarta o alla sesta votazione dovette attendere la nona (Segni).
Una delle regole della Prima Repubblica, infatti, era che gli strascichi delle candidature tentate e fallite portavano inesorabilmente a un avvitamento, tocca ora ai grandi elettori del 2022 evitare l'avvitamento e sfatare la cabala.