AGI - Fumata nera anche al quarto scrutinio per l'elezione del Capo dello Stato. La situazione non si sblocca. La somma di schede bianche, nulle, astensioni e voti a singoli candidati, lette con grande rapidità dal presidente della Camera, Roberto fico, rendono impossibile il raggiungimento del quorum a quota 505. Si passa dunque al quinto scrutinio previsto per la giornata di venerdì.
Sul tavolo del centrodestra anche l'ipotesi Massolo
L'ipotesi Franco Frattini è sul tavolo, la Lega ha lavorato anche a questa candidatura. Ma sul tavolo della coalizione, secondo quanto apprende l'AGI da fonti parlamentari della coalizione, ci sarebbe anche il nome di Giampiero Massolo, ex direttore del Dis.
Confronto Lega, Salvini stringe. Ipotesi Frattini
Salvini non ha ancora 'offerto' il nome agli alleati di governo, potrebbe farlo in queste ore. Al momento il centrodestra e' fermo sulla rosa dei nomi, fuori dalla 'lista' sono rimasti figure che erano circolate nei giorni scorsi. Tra questi Tremonti e Frattini.
Quest'ultimo è un nome che era stato fatto nell'incontro con Conte alcuni giorni fa, ma l'ex responsabile della Farnesina non avrebbe la sponda unanime di Forza Italia e anche nell'ex fronte rosso-giallo diversi 'big' hanno avuto da ridire sulla sua strategia di politica estera. In ogni caso sono ore febbrili di trattative.
Giorgetti: Salvini ci ha detto di stare tranquilli
"Salvini ci ha detto state tranquilli che è tutto a posto". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti lasciando gli uffici della Lega alla Camera
Calenda: Cartabia e Belloni hanno il profilo giusto
"Abbiamo due donne capaci e di indiscussa qualità come la ministra Cartabia e l'ambasciatrice Belloni. La prima è stata presidente della Coete Costituzionale, ora è ministro della Giustizia e la seconda ha una spessore e un profilo internazionale elevatissimi spiccato. Entrambe rappresenterebbero al meglio l'Italia". Lo ha detto Carlo Calenda, leader di Azione, nel corso di 'Metropolis' sui canali del gruppo Gedi. "Tra l'altro passiamo mesi, anni, decenni a dire 'eleggiamo una donna'; ora ne abbiamo due che sono perfette, trasversali e hanno il profilo giusto, non possiamo fare uno sforzo una volta e votare loro?"
In corso incontro tra Salvini e dirigenti Lega
È in corso un vertice tra Matteo Salvini e i dirigenti del partito di via Bellerio. E' quanto riferiscono fonti della Lega.
Letta: "Nessun incontro o telefonata con Salvini"
Non c'è stata stata alcuna telefonata né colloquio telefonico fra Matteo Salvini e il segretario Pd. "Nessun incontro", ha detto Enrico Letta rientrando alla Camera. Una telefonata? "No", ha aggiunto.
La Russa: Centrodestra vada in Aula con suo candidato (di Giovanni Lamberti)
"Noi non abbiamo forse i numeri per eleggere il presidente della Repubblica e neanche il centrosinistra ma ci dobbiamo provare". Ignazio La Russa all'AGI rilancia la necessità che la coalizione faccia un passo avanti. "Il centrodestra deve andare in Aula con un proprio candidato. Se non è un nome della rosa che abbiamo proposto può essere il presidente del Senato Casellati ma abbiamo preso l'impegno con i nostri elettori e dovremmo portarlo fino in fondo. Fino a quando non ci sarà questa prova Fratelli d'Italia rimarra fermo", spiega La Russa, commentando le ultime affermazioni di Salvini che punta a tenere unito sia la maggioranza che il centrodestra
Cei, Mattarella punto di riferimento
Nel comunicato finale dellla sessione del consiglio permanente, diramato oggi, la Conferenza episcopale italiana ribadisce l'auspicio per una soluzione di unità nella votazione per il Quirinale e definisce ancora una volta Sergio Mattarella "un punto di riferimento". "Questa sessione invernale del Consiglio Permanente è coincisa con l’avvio delle votazioni per eleggere il Presidente della Repubblica. Da qui l’auspicio dei presuli che il Parlamento in seduta comune sappia cogliere il desiderio di unità espresso dal Paese. L’esempio di Sergio Mattarella, come uomo e statista, è un punto di riferimento nelle scelte che devono essere compiute alla luce della Costituzione", si legge nel documento.
Salvini: " Non sono l'uomo dei no"
"Non sono l'uomo dei 'no'". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini entrando a Montecitorio. "Se io mi fossi chiuso in conclave con Letta" aggiunge "non avrei incontrato alcune persone di cui ragionerò con Letta. Mi chiudo in una stanza quando ho delle proposte, non mi chiudo in una stanza a litigare"
Bonino: "Passare ai fatti e votare Cartabia"
"Più Europa e Azione hanno proposto e votato fin dalla prima votazione la Ministra Cartabia. Abbiamo insistito anche oggi e mi auguro che anche altri grandi elettori diano questo senso di concretezza e di responsabilità perché dopo tanto blaterare sul ruolo delle donne, oggi è l'occasione per passare dalle parole ai fatti e sarebbe una novità importante per il paese". Lo dichiara la senatrice di +Europa, Emma Bonino.
Geografia voto: 166 Mattarella, 261 bianche, 441 astenuti
I votanti sono 540, gli astenuti 441. Le schede bianche sono 261, i voti dispersi 20. Le schede nulle sono 5. Ottengono voti: Sergio Mattarella 166 (ieri ne aveva ricevuti 125), Nino Di Matteo 56 (candidato di Alternativa, che fino a ieri aveva votato per Paolo Maddalena con 61 voti), Luigi Manconi 8, Marta Cartabia 6, Mario Draghi 5, Giuliano Amato 4, Pier Ferdinando Casini 3 e Elisabetta Belloni 2.
Fumata nera al quarto scrutinio
Fumata nera anche al quarto scrutinio per l'elezione del Capo dello Stato. La somma di schede bianche, nulle, astensioni e voti a singoli candidati rendono impossibile il raggiungimento del quorum a quota 505.
Tra i candidati Altobelli, Veltroni e Taverna
Sono per la maggior parte schede bianche, poi i voti per Sergio Mattarella (oltre 80 per ora) e per Nino Di Matteo, candidato di Alternativa. Ma spuntano voti anche per l'ex attaccante dell'Inter Alessandro Altobelli, per l'ex segretario del Pd Walter Veltroni e per il ministro leghista Giancarlo Giorgetti. Un voto anche per lo storico Alessandro Barbero, per la M5s Paola Taverna. Preferenze anche per Pierluigi Bersani, per Mario Segni, Pierluigi Castagnetti. Rispetto ai precedenti tre scrutini, il numero dei voti dati a personalita' che sono al di fuori del mondo della politica e delle istituzioni, al momento, risulta essere molto inferiore.
Iniziato lo spoglio delle schede
È terminato il quarto scrutinio per l'elezione del presidente della Repubblica. Vengono quindi aggiunte le schede dei grandi elettori positivi o in quarantena che hanno votato nel seggio speciale allestito nel parcheggio esterno di Montecitorio. Il presidente Roberto Fico ha iniziato ora allo spoglio delle schede. La maggioranza richiesta è quella assoluta, pari a 505 voti.
Misiani, dal centrodestra una certificazione di impotenza
“Io mi limito a ricordare che il Pd dall'inizio ha chiesto un candidato istituzionale e super partes, ha dato la disponibilità al c.destra per un incontro o un 'conclave', non ottenendo risposta. L'unica risposta è venuta dal vertice del c.destra di stamattina, che ha certificato l'impotenza, la divisione e la paralisi di una coalizione che si autorappresenta come granitica ma che in realtà è profondamente lacerata. Anche il gesto dell'astensione da parte dei grandi elettori del c.destra è una dichiarazione di impotenza”. Così a Rai Radio1, ospite dello Speciale "Il tredicesimo presidente. Il voto per il Quirinale minuto per minuto", Antonio Misiani, senatore del Partito Democratico. Si o no a due votazioni al giorno? “Si – ha detto a Rai Radio1 Misiani -, è necessario stringere i tempi”.
Di Maio, Belloni? non giochiamo a bruciare i nomi
"Non giochiamo a bruciare i nomi e soprattutto a spaccare la maggioranza di governo"". Lo ha detto arrivando alla Camera il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento al nome di Elisabetta Belloni per il Quirinale.
Fonti M5s, scheda bianca e anche libertà coscienza
Da fonti del M5S filtra che dai vertici è stata data l'indicazione di voto per scheda bianca ma lasciando anche la possibilità di esprimersi in libertà di coscienza.
Letta, utile doppia votazione al giorno
Sarebbe utile la doppia votazione da domani? “Sì, noi siamo d’accordo, l’abbiamo chiesta all’inizio”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta rispondendo ai cronisti presenti a Montecitorio.
Letta, uscire dalla logica vincitori e vinti
"Si è fatto qualche passo avanti, io guardo le cose con fiducia e ottimismo, occorre uscire dalla logica dei vincitori e vinti". Così il segretaio del Pd Enrico Letta parlando davanti a Montecitorio.
Renzi: astensione centrodestra? Lo trovo scandaloso
"Davanti a questa situazione di difficoltà trovo irresponsabile questo atteggiamento del centrodestra di non partecipare al voto. È un atteggiamento non all'altezza delle istituzioni, profondamente ingiusto verso i cittadini. Indipendentemente dai nomi, trovo scandaloso che oggi il centrodestra abbia fallito l'esame di maturità che aveva. Mancano poche ore, speriamo che per domani si recuperi saggezza, è finito il tempo delle bambinate. Questo gioco dei nomi è insopportabile". Lo ha detto il leader di Italia viva Matteo Renzi, parlando ai cronisti davanti Montecitorio.
Nuovo vertice del centrodestra in serata
Un nuovo vertice di centrodestra si dovrebbe tenere intorno alle 19 dopo che Matteo Salvini ha chiesto agli alleati tutta la giornata di oggi per verificare le proposte emerse durante l'incontro di stamane.
Salvini ai suoi, su Draghi noi manteniamo posizione
Noi manteniamo la parola data, su Draghi abbiamo spiegato ai cittadini che deve rimanere a palazzo Chigi. Fonti parlamentari della Lega riferiscono che nella riunione con i dirigenti del partito Matteo Salvini sia stato netto. Il suo sospetto - viene riferito - è che anche altri nel centrodestra possano cambiare linea e virare su Draghi. Salvini comunque ribadisce ai fedelissimi che sta lavorando ad un'alternativa.
Salta 'l'operazione Casini', la Lega chiude (di Giovanni Lamberti)
"Casini non e' una opzione che possiamo accettare. E non ha avuto neanche l'accortezza di chiamarci". Un 'big' della Lega rilancia lo stop di Salvini all'ex presidente della Camera. Eppure nel fronte dei centristi si spiega che ieri fino alle 20 il leader della Lega aveva aperto. Fonti parlamentari dell'ex fronte rosso-giallo riferiscono anche di un incontro tra Salvini e Renzi avvenuto nel pomeriggio. Non solo quest'ultimo sarebbe irritato per l'alt della Lega a Casini. "E' tornato in versione Papeete", spiega una fonte parlamentare. "Nessun veto su Casini ma se ci fosse stato lui nella scheda molti anche nel centrodestra avrebbero votato Draghi", osserva un big della Lega.
Meloni irritata: voleva che il centrodestra si misurasse in Aula
Molto irritata per l'esito del vertice di centrodestra. Così è descritta Giorgia Meloni dai suoi. La presidente di Fratelli d'Italia ha dato il via libera all'astensione nella quarta votazione per il presidente della Repubblica per non spaccare la coalizione. Ma non era assolutamente d'accordo, viene spiegato. "Abbiamo insistito per votare un nostro candidato", viene riferito. "Il centrodestra, per noi, ieri come oggi, doveva misurarsi con l'Aula. Anche perchè, su Elisabetta Casellati, per noi, i 50 voti in più, quelli che servono a raggiungere la maggioranza, c'erano eccome". "Gli alleati invece non hanno voluto contarsi", si aggiunge. "Non hanno voluto votare. Viene quasi il sospetto che non siano capaci di tenere i voti".
Se qualcuno vuole Casini lo dica apertamente, avrebbe sottolineato Meloni al tavolo del centrodestra, secondo quanto riferisce chi era presente all'incontro. Fdi avrebbe preferito puntare subito su una candidatura d'area, Casellati o un'altra. A frenare soprattutto Forza Italia. Non si puo' bruciare la candidatura di un presidente del Senato, la tesi. Il sindaco di Venezia Brugnaro avrebbe rimarcato di poter appoggiare Draghi ma nessuno dei presenti avrebbe colto la palla al balzo. E' stato poi il partito azzurro a lanciare la proposta dell'astensione.
Salvini: speriamo di arrivare a un nome il prima possibile
L’astensione è un modo per contarsi? “Le prove di forza non ci interessano”. Lo dice Matteo Salvini interpellato dai cronisti alla Camera. “Noi le proposte le abbiamo fatte. Speriamo di arrivare a un nome il prima possibile. La doppia votazione di domani? Chiediamo di accelerare”.
Salvini: vorrei candidato buono, non di bandiera
“Sono fiducioso, sono ottimista. L’astensione è per evitare scontri, non voglio un candidato di bandiera, vorrei un candidato o una candidata buona”. Lo ha detto Matteo Salvini ai giornalisti presenti alla Camera.
Tajani, sì incontro con progressisti ma no veti
Un incontro con il fronte progressista? “Sì, ma basta che non ci siano veti”. Lo ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. Sull’astensione annunciata dal centrodestra, Tajani aggiunge: “Per far vedere che il centrodestra c'e’”.
Salvini, astensione per evitare scontri
“Astensione è per evitare scontri. Non voglio un candidato di bandiera”. Lo dice il leader della Lega Salvini ai suoi.
Cresce richiesta due voti, al momento no decisioni
Cresce la richiesta da parte dei grandi elettori di procedere dal prossimo scrutinio con due votazioni al giorno. Ma al momento, viene spiegato da fonti di Montecitorio, non sono previste convocazioni della conferenza dei capigruppo e, quindi, non vi è alcuna novità in merito. Intanto si sta svolgendo la quarta votazione.
I primi ad avanzare alla presidenza della Camera la richiesta di procedere con due scrutini al giorno sono stati i grandi eolettori di Italia viva: già martedì, giorno della seconda votazione, la capogruppo alla Camera Maria Elena Boschi aveva posto la questione al presidente Fico, richiesta rinnovata ieri. Oggi si aggiunge il centrodestra e anche Leu, come ha detto il ministro Roberto Speranza, si dice d'accordo con due votazioni al giorno.
Conte, disponibilità immediata incontro centrodestra
Un incontro con il centrodestra? “Noi abbiamo dato la nostra disponibilità, la confermiamo e rimane immediata. Noi lavoriamo per il Paese”. Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, ai cronisti che lo interpellavano a Montecitorio.
I senatori del centrodestra non ritirano scheda e si astengono
Come preannunciato al termine del vertice di centrodestra, i grandi elettori della coalizione si astengono. E' in corso la prima chiama dei senatori e i parlamentari di Lega, Forza Italia e FdI, ma anche dei 'piccoli' del centrodestra, non stanno ritirando la scheda dopo aver comunicato alla presidenza la loro astensione.
Lupi: astensione centrodestra per chiudere oggi
"L’astensione del centrodestra “è un modo per chiudere oggi questa situazione. Infatti abbiamo chiesto da domani la doppia votazione”. Lo ha detto il presidente di Noi con l’Italia, Maurizio Lupi, commentando la scelta del centrodestra di astenersi alla quarta votazione per il Quirinale.
Italia Viva voterà scheda bianca
Italia viva voterà scheda bianca al quarto scrutinio per l'elezione del presidente della Repubblica. E' quanto riferiscono fonti del partito.
Al via il quarto scrutinio, maggioranza 505
È iniziata nell'Aula della Camera la quarta votazione per l'elezione del presidente della Repubblica. La maggioranza richiesta è quella assoluta, pari a 505 voti su 1009 grandi elettori. Si inizia con la chiama dei senatori a vita e dei cosiddetti 'prevotanti' per motivi di salute. Come nei precedenti tre scrutuini, il primo a votare è Umberto Bossi.
Pd-M5S-Leu votano scheda bianca
Pd-M5S-Leu hanno deciso di votare scheda bianca anche nel quarto scrutinio.
La Russa: astenuti obtorto collo
“Abbiamo deciso obtorto collo di astenerci per non far diventare Casellati un candidato di parte” ha detto Ignazio La Russa al termine del vertice di centrodestra.
Vertice Pd-M5S-Leu alla Camera
Vertice in corso alla Camera fra il segretario del Pd, Enrico Letta, il presidente del M5S, Giuseppe Conte, e il leader di Leu, Roberto Speranza. Alla riunione partecipano anche i capigruppo dei rispettivi partiti. All’ordine del giorno ci sono le scelte sulla quarta votazione per l’elezione del presidente della Repubblica.
Il centrodestra si astiene, disponibili su nome di alto valore istituzionale
"Il centrodestra ha deciso di proporre la disponibilità a votare un nome di alto valore istituzionale. Per consentire ai grandi elettori di tutti i gruppi di superare veti e contrapposizioni - e convergere per dare all’Italia un nuovo Presidente della Repubblica - la coalizione ha deciso di dichiarare il proprio voto di astensione nel voto odierno. Il centrodestra è pronto a chiedere di procedere domani con la doppia votazione". E' quanto si legge in una nota al termine del vertice del centrodestra.
Conte: nessuno può pensare di eleggere Presidente di parte
"Nessuna coalizione può pensare di eleggere un presidente della Repubblica che sia di parte". Lo ha ribadito il leader M5s Giuseppe Conte, arrivando alla Camera. "Aspettiamo l'esito del vertice del centrodestra", ha spiegato.
Il centrodestra ha deciso l'astensione
Il centrodestra ha deciso per l'astensione al voto di oggi sul Quirinale.