AGI - È cominciata, in aula alla Camera, la discussione generale sulla Manovra 2022, licenziata in seconda lettura dalla commissione Bilancio di Montecitorio con il mandato alla relatrice Daniela Torto (M5s).
Intorno alle 18-19 è attesa la richiesta della fiducia da parte del Governo sul testo nella versione approvata dal Senato. I lavori dell'assemblea dovrebbero poi interrompersi per 24 ore.
Il testo è stato approvato senza modifiche rispetto a quello licenziato dal Senato.
Archiviata la partita economica, tutta l'attenzione sarà puntata sulla sfida delle sfide: quella per la nomina del successore di Sergio Mattarella. "Indicherò la data" di inizio dei lavori "nella lettera che manderò per la convocazione del Parlamento in seduta comune, che sarà inviata il 4 gennaio", ha fatto sapere Fico a metà dicembre nel corso dell'incontro con la stampa parlamentare per il tradizionale scambio di auguri natalizi.
"La lettera sarà inviata il 4 gennaio anche alle Regioni per l'individuazione dei delegati regionali". Dopo l'annuncio di Fico serviranno circa dieci giorni per consentire ai Consogli regionali di indicare i loro tre delegati da inviare a Roma (uno per la Val d'Aosta).
Ma il Parlamento dovrà anche approvare il decreto green pass, intorno alla metà di gennaio. Dunque è assai probabile che la prima data utile per l’inizio delle votazioni per il Quirinale possa essere attorno al 20 di gennaio.
Ma al di là dell'agenda parlamentare, è la partita politica a essere apertissima. I leader dei principali partiti hanno rinviato, almeno pubblicamente, il dossier proprio a gennaio. Anche se come ammette lo stesso leader della Lega, Matteo Salvini, i contatti sono in corso: "Verrà eletto un presidente della Repubblica spero presto e bene, e su questo ci sto lavorando personalmente. Anche in questi giorni, anche in queste ore, sto contattando tutti i miei colleghi segretari, perché con tanti problemi che hanno gli italiani conto che la politica dimostri concretezza e rapidità nelle scelte", ha detto il numero uno del Carroccio.
È probabile che il centrodestra, dopo il vertice a Villa Grande da Silvio Berlusconi della settimana scorsa, possa tornare a riunirsi di nuovo nei primi giorni di gennaio. E le manovre naturalmente sono in corso anche sul fronte del centrosinistra: il 13 gennaio è già in agenda una riunione della direzione Pd che inizierà a discutere della partita Colle.
L'elezione del Capo dello Stato si intreccia inevitabilmente con la sorte del governo. Mario Draghi, dopo le parole pronunciate durante la conferenza stampa di fine anno, non è più intervenuto pubblicamente. Il clima è di attesa, per l'inizio dei giochi bisognerà attendere ancora pochi giorni.