AGI - Ancora pochi giorni di attività parlamentare per licenziare definitivamente la legge di Bilancio. Poi una breve pausa a cavallo di Capodanno, fino al 4 gennaio, quando il presidente della Camera, Roberto Fico annuncerà la data di convocazione del Parlamento in seduta comune per l'elezione del Presidente della Repubblica dando il via ufficialmente alla partita politica più complessa della stagione, che da mesi fa da sfondo al dibattito tra le forze politiche.
La manovra economica, ha stabilito la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio dopo il via libera del Senato, approderà oggi in commissione a Montecitorio e arriverà in aula martedì 28, con l'avvio della discussione generale prevista per le ore 14. Le votazioni dovrebbero iniziare intorno alle 18.
I lavori proseguiranno nelle giornate del 29, 30 e forse del 31 dicembre, con un calendario fittissimo che prevede anche la possibilità di sedute notturne, per arrivare all'approvazione definitiva entro la fine dell'anno ed evitare quindi l'esercizio provvisorio. Non è escluso che per ottenere il via libero definitivo alla manovra il governo decida di porre la questione di fiducia.
Archiviata la partita economica, tutta l'attenzione sarà puntata sulla sfida delle sfide: quella per la nomina del successore di Sergio Mattarella. "Indicherò la data" di inizio dei lavori "nella lettera che manderò per la convocazione del Parlamento in seduta comune, che sarà inviata il 4 gennaio", ha fatto sapere Fico a metà dicembre nel corso dell'incontro con la stampa parlamentare per il tradizionale scambio di auguri natalizi.
"La lettera sarà inviata il 4 gennaio anche alle Regioni per l'individuazione dei delegati regionali". Dopo l'annuncio di Fico serviranno circa dieci giorni per consentire ai Consogli regionali di indicare i loro tre delegati da inviare a Roma (uno per la Val d'Aosta).
Ma il Parlamento dovrà anche approvare il decreto green pass, intorno alla metà di gennaio. Dunque è assai probabile che la prima data utile per l'inzio delle votazioni per il Quirinale possa essere attorno al 20 di gennaio. Ma al di là dell'agenda parlamentare, è la partita politica ad essere apertissima. I leader dei principali partiti hanno rinviato, almeno pubblicamente, il dossier proprio a gennaio. Anche se come ammette lo stesso leader della Lega, Matteo Salvini, i contatti sono in corso: "Verrà eletto un presidente della Repubblica spero presto e bene, e su questo ci sto lavorando personalmente. Anche in questi giorni, anche in queste ore, sto contattando tutti i miei colleghi segretari, perché con tanti problemi che hanno gli italiani conto che la politica dimostri concretezza e rapidità nelle scelte", ha detto il numero uno del Carroccio.
È probabile che il centrodestra, dopo il vertice a Villa Grande da Silvio Berlusconi della settimana scorsa, possa tornare a riuniri di nuovo nei primi giorni di gennaio. E le manovre naturalmente sono in corso anche sul fronte del centrosinistra: il 13 gennaio è già in agenda una riunione della direzione Pd che inizierà a discutere della partita Colle.
L'elezione del Capo dello Stato si intreccia inevitabilmente con la sorte del governo. Mario Draghi, dopo le parole pronunciate durante la conferenza stampa di fine anno, non è più intervenuto pubblicamente. Il clima è di attesa, per l'inizio dei giochi bisognerà attendere ancora pochi giorni.