AGI - "È con grande piacere che torno ad accogliervi al Quirinale per il saluto di fine anno. Oggi, per me, è anche l’occasione di un commiato". Lo ha detto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia degli auguri da parte del Corpo Diplomatico al Quirinale.
"Il mio auspicio - ha detto il Capo dello Stato - è per un 2022 che consenta ai nostri popoli di far tesoro delle lezioni che abbiamo appreso in questi due anni, per un miglior futuro".
"Ci si può salvare solamente agendo tutti insieme". Ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Nell'anno che volge al termine gli effetti della pandemia hanno continuato a colpire indistintamente tutti noi, in ogni Continente, rendendo sempre più evidente che le risposte alle sfide del momento presente trascendono i confini nazionali. I nostri destini, quelli del pianeta e dell'intera umanità, sono inestricabilmente legati".
Per il capo dello Stato "con il suo carico di sofferenza per milioni di nostri concittadini, la pandemia ci ha dolorosamente ricordato che la cooperazione internazionale e la solidarietà non sono soltanto opzioni possibili bensì esigenze risolutive". E "approcci esclusivamente nazionali non hanno speranza di successo".
"Stiamo fronteggiando - con sofferenza ma con crescente efficacia - un comune pericolo per il genere umano che ha provocato ovunque lutti e posto in crisi le economie e le società di tutti i continenti. Fronteggiarla è reso possibile dall'opera della comunità scientifica internazionale che ha collaborato in maniera aperta e integrata al di sopra dei confini, scambiando conoscenze, esperienze, scoperte" ha sottolineato il Presidente.
E se "questa pandemia fa temere che possano insorgerne altre" allora "è indispensabile che alla collaborazione scientifica internazionale, che sta proseguendo, si affianchi l'apertura reciproca alla collaborazione da parte degli Stati nella comunità internazionale. In ogni ambito".
"Quale richiamo più convincente dei gravi comuni pericoli che corriamo per sollecitare in questa direzione?" si è chiesto Mattarella per il quale "va avvertita l'esigenza di rilanciare, a tutte le latitudini, la riflessione sul ruolo che attualmente svolge il sistema multilaterale con le sue istituzioni e circa le prospettive di riforma che si possono presentare per renderlo più efficace".
"Per la Repubblica italiana, i padri costituenti affermarono la strada del multilateralismo" ha ricordato il Capo dello Stato. "Un ordinamento internazionale che rifiuti la violenta composizione delle controversie e che assicuri - tramite la certezza del diritto - pace, libertà e rispetto dei diritti umani, è l'unico nel quale tutti i popoli della terra possano rispecchiarsi adeguatamente".
"L'Italia sostiene un approccio solidale e cooperativo nella lotta al virus - ha detto ilpresidente Mattarella - e il rinnovato impegno dell'Unione Europea, nell'ambito del progetto Covax, a conseguire nel 2022 l'obiettivo di vaccinare il 70% della popolazione mondiale".
"Il cambiamento climatico va affrontato con politiche ambientali eque e sostenibili" - ha aggiunto Mattarella - e "il necessario processo di transizione energetica può rappresentare un vero e proprio acceleratore per una rafforzata cooperazione tecnologica internazionale che tenga conto degli interessi di tutti e non lasci indietro nessuno".
Per il capo dello Stato "gli investimenti richiesti possono apparire ingenti ma il "ritorno" in termini di salute pubblica, occupazione, qualità della vita e salvaguardia dell'ambiente è - e sarà - certamente superiore. Raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica al 2050 è una missione che richiede determinazione e coerenza. Presuppone mirati interventi nel breve termine, significative modifiche nelle abitudini personali nel medio e ampi cambiamenti strutturali nel lungo periodo. Offre in cambio, tuttavia, grandi opportunità in termini di crescita inclusiva e sostenibile nonché di equità sociale e intergenerazionale".