AGI - "Chiederò al presidente Draghi, dopo la cabina di regia sui furbetti del Superbonus, di fare anche una cabina di regia sui furbetti del reddito di cittadinanza".
È un Matteo Salvini agguerrito, quello che si è presentato a Montecitorio in conferenza stampa, incalzando il premier sulla rimodulazione del sussidio introdotto dal primo governo Conte, ma soprattutto per presentare le proposte della Lega sulla legge di Bilancio. Alcune delle quali porteranno direttamente la sua firma, partendo il provvedimento da Palazzo Madama.
Le quattro richieste della Lega
Un pacchetto di richieste che si innestano nel solco di alcune battaglie storiche del Carroccio, e che possono essere riassunte in quattro filoni principali, che sono l'estensione della flat tax per i lavoratori autonomi, la rottamazione delle cartelle esattoriali, un'attenzione particolare alle famiglie alle prese con situazioni di fragilità e lo sviluppo dell'energia pulita, non escludendo l'apertura al nucleare sicuro di ultima generazione.
Per Salvini, anche la sessione di bilancio, così come la partita del Quirinale (del quale però non ha voluto parlare) sarà un banco di prova per l'unità del centrodestra, che "deve essere unito e allargato ad altri" per far prevalere la propria visione della manovra.
"Stiamo lavorando da giorni - ha sottolineato Salvini - mentre altri si preoccupano per il Quirinale. Lascio che altri si esercitino su dove piazzare Mattarella, Draghi e gli altri. Noi ci occupiamo di vita reale".
Il Reddito di cittadinanza
Il segretario della Lega continua a tenere nel mirino il Reddito di cittadinanza, dal quale possono essere prese, osserva, alcune risorse utili per il taglio delle tasse e per il quale "non va bene un semplice decalage da 5 euro al mese in caso di mancata accettazione di una proposta di lavoro, c'è qualche miliardo da destinare ad altre voci di spesa".
Come ad esempio il fondo a sostegno dei bambini autistici: "In manovra - ha detto Salvini - ci sono nove miliardi per il reddito di cittadinanza e non si trovano 50 milioni di euro per aiutare le famiglie e le scuole che aiutano i bimbi autistici. è imbarazzante".
E sempre sul Reddito, a chi gli chiedeva lumi sulla mancata partecipazione leghista alla cabina di regia di ieri, Salvini ha risposto, non senza un filo di sarcasmo, che "non faccio io gli inviti di Palazzo Chigi". "Ieri (martedì 9 novembre, ndr) - ha aggiunto - stavamo lavorando sulla manovra. Io non sono permaloso, sicuramente la Lega è il perno del governo, diciamo che certe dimenticanze stupiscono...".
Le questioni economiche
Sulla Flax Tax prima il responsabile economico, Alberto Bagnai, poi lo stesso Salvini hanno chiesto l'innalzamento del tetto del fatturato da 65 a 100 mila euro, il che secondo il segretario della Lega "significherebbe aiutare milioni di giovani lavoratori", mentre su quello che è stato definito "l'ingorgo fiscale" di fine anno la proposta è di procedere a una rottamazione-quater delle cartelle e all'abolizione di una serie di "microtasse" che non portano gettito, oltre che dell'Irap.
Salvini si è soffermato molto sulla questione energetica, evidenziando il fatto che l'Italia è il Paese che sta pagando più a caro prezzo il rialzo delle materie prime, aprendo al nucleare di ultima generazione: "Mi domando per quanti anni ancora, per pure ideologia, si debbano condannare le famiglie e le imprese italiane a pagare più di tutti gli altri al mondo".
"II Presidente Macron - ha aggiunto - ha prospettato un piano per la costruzione di nuove centrali nucleari di quarta generazione, a impatto ambientale zero e a scorie zero. Noi siamo circondati da centrali nucleari, parliamo di 10 Paesi dell'Unione europea, capitanati dalla Finlandia, che nell'immaginario collettivo è quanto di più sostenibile e 'gretesco' ci possa essere".
Salvini ha poi criticato aspramente la sentenza del Consiglio di Stato sulle concessioni ai balneari, che ha definito "da quarto mondo", in quanto "dice al Parlamento di smetterla di fare il Parlamento", mentre sulla risalita dei contagi da Covid ha invocato calma:
"L'allarmismo non fa bene all'economia. Se i dati precipitassero ne trarremo le conseguenze e ci comporteremo in maniera responsabile, ma parlare oggi di quello che non c'è, non è un buon servizio per il Paese".
Infine, sollecitato dai cronisti, il leader leghista ha affrontato anche la pubblicazione sui giornali degli estratti conto e di alcune chat di Matteo Renzi, nel contesto dell'inchiesta sulla Fondazione Open: "Voglio sconfiggere la sinistra senza leggere gli estratti conto di Renzi, Letta e Di Maio. Non faccio campagna elettorale sulle conferenze di Renzi o i presunti soldi venezuelani ai 5 Stelle. Arriveremo alla doccia, al videocitofono... c'è un certo guardonismo".