AGI - Forte turbamento ma non preoccupazione, i casi sono stati limitati ma, cosa più importante, l'opinione pubblica ha immediatamente reagito.
Sergio Mattarella rassicura il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, molto colpito dalle immagini degli scontri violenti di sabato scorso in Italia.
L'eco delle manifestazioni e dell'assalto alla sede della Cgil è stato forte a Berlino; tutta Europa è stata attraversata in questi mesi da manifestazioni di no-vax e no-green pass, ma l'irruzione nella sede di un sindacato può apparire un salto di qualità preoccupante e Steinmeier ha voluto chiedere a Mattarella quale fosse il livello di allarme in Italia.
"Il turbamento è stato forte" ha ammesso il Capo dello Stato, ma "la preoccupazione no".
Due gli elementi che il Presidente ha voluto sottolineare per gettare acqua sul fuoco, spiegando come gli episodi di sabato pur nella loro gravità non possono considerarsi l'inizio di una spirale violenta: "Si è trattato di fenomeni limitati che hanno suscitato una fortissima reazione dell’opinione pubblica”.
Più volte anche in passato Mattarella, che ha condiviso con Steinmeier un percorso di memoria e di condanna delle atrocità nazifasciste, ha spiegato come sia fondamentale ricordare quanto avvenuto nei decenni dei totalitarismi tedesco e italiano, ha fatto presente che bisogna sempre tenere alta la guardia per evitare rigurgiti di intolleranza, evitando di minimizzarne la pericolosità, ma si è anche detto certo che la Repubblica italiana e l'Unione europea abbiano nelle loro fondamenta "gli anticorpi" necessari.
La reazione indignata dell'opinione pubblica, cui oggi Mario Draghi ha dato voce andando nella sede della Cgil, è stato il simbolo concreto di questi anticorpi. Ora governo e Parlamento assumeranno le loro decisioni sulle modalità delle manifestazioni e su Forza Nuova, il Presidente ovviamente non interviene su questi temi. Per lui la cosa fondamentale è che la reazione, emotiva e ragionata insieme, della stragrande maggioranza degli italiani abbia immediatamente isolato le violenze di sabato scorso.
Ma il colloquio con Steinmeier ha ovviamente spaziato soprattutto sui rapporti bilaterali tra Italia e Germania e sulle nuove difficoltà che incontra la Ue.
Per il Capo dello Stato infatti "l’amicizia tra Italia Germania è fondamentale non solo per le relazioni bilaterali ma anche per tutta l’Unione Europea".
E mentre l'Unione si trova alle prese con la decisione della Corte costituzionale polacca di non riconoscere la supremazia delle leggi comunitarie su quelle nazionali e con la lettera dei dodici paesi che chiedono a Bruxelles di finanziare muri anti-migranti alle loro frontiere, secondo Steinmeier i paesi fondatori dell’Europa occidentale e l’Unione Europea devono rafforzare l’impegno e la presenza nei paesi dell’Europa centro-orientale. Ma alle viste si prepara un confronto serrato sul nuovo patto di stabilità e sul progetto di difesa europea.
Ora per Mattarella è il momento di "pensare a come incrementare l'integrazione". Perché "l’Europa è uno strumento per aiutare e per far crescere non per esercitare forme di controllo. Bruxelles deve presentare orizzonti che convincano le opinioni pubbliche e questo è possibile". Un capitolo tra tutti è la transizione ecologica, che secondo il Presidente "va gestita in chiave di integrazione europea perché nessun paese può farcela da solo".
Oggi il Capo dello Stato incontrerà la cancellliera Angela Merkel per un colloquio che è di congedo per entrambi, poi all'Ambasciata italiana premierà con Steinmeier i sindaci dei comuni gemellati italiani e tedeschi, un esempio di collaborazione che soprattutto durante la pandemia è stato simbolo di un'Europa sempre più solidale.