AGI - Il presidente del Consiglio porta la solidarietà del governo alla Cgil e i partiti si scontrano sulla proposta di scioglimento di Forza Nuova, dopo la guerriglia tra manifestanti e Forze dell'ordine registrata a Roma sabato pomeriggio e l'assalto alla sede del sindacato di Corso d'Italia.
Al suo arrivo nella sede della Confederazione, Mario Draghi è stato accolto da un lungo applauso dei dipendenti e dei dirigenti sindacali e dal segretario generale, Maurizio Landini, che lo ha accompagnato a visitare gli uffici devastati dai violenti. Il premier e Landini hanno avuto un colloquio durato oltre mezz'ora.
"La sua visita ha un significato molto importante - ha detto Landini al termine dell'incontro - Draghi ha manifestato vicinanza e soprattutto l'impegno di tutte le istituzioni per impedire il ritorno a un passato che non vogliamo non ritorni". Un riferimento alle nuove norme sui cortei che Palazzo Chigi sta ultimando.
Intanto il Partito democratico e Italia Viva con il Psi hanno depositato delle mozioni alla Camera e al Senato per chiedere all'esecutivo di agire tempestivamente contro Forza Nuova, movimento "di chiaro stampa neofascista", e "di tutte le formazioni che si richiamano al fascismo".
Le capigruppo dem, Simona Malpezzi e Debora Serracchiani, hanno espresso l'auspicio che il documento sia sottoscritto da "tutte le forze politiche autenticamente democratiche" e hanno annunciato che chiederanno in conferenza dei capigruppo una rapida calendarizzazione della mozione perché, hanno spiegato, "è arrivato il momento di finirla con le ambiguità nei confronti del fascismo. Crediamo che qualunque forza politica che ambisca a governare il Paese debba sottoscrivere, senza se e senza ma, questo atto parlamentare che non fa altro che ribadire cio' che e' scritto a chiare lettere nella Costituzione: la nostra Repubblica e' antifascista".
Sulla stessa linea si sono mossi Iv e Psi: "Forza Nuova ha minacciato l'organizzazione di nuove manifestazioni di uguale tenore nei prossimi giorni. Nessun episodio di violenza può essere tollerato", si legge nel documento firmato da Riccardo Nencini e Davide Faraone che "invita il governo ad assumere gli atti necessari per provvedere rapidamente allo scioglimento" del gruppo.
Fratelli d'Italia ha criticato l'iniziativa e chiesto un intervento urgente in Parlamento del ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, per capire esattamente cosa è accaduto sabato nella Capitale e in altre città del Paese durante le manifestazioni organizzate per protestare contro l'introduzione dell'obbligo del green pass.
"Il governo può già sciogliere le organizzazioni eversive - ha ricordato il capogruppo di FdI a Montecitorio, Francesco Lollobrigida - Perché il Pd che ha governato negli ultimi dieci anni non lo ha fatto? Il governo se deve agire lo faccia".
Tra FdI e Pd è in atto un nuovo scontro sulle parole pronunciate dal vice segretario del Pd, Peppe Provenzano. "Ieri Meloni aveva un'occasione: tagliare i ponti con il mondo vicino al neofascismo, anche in FdI. Ma non l'ha fatto. Il luogo scelto (il palco neofranchista di Vox) e le parole usate sulla matrice perpetuano l'ambiguità che la pone fuori dall'arco democratico e repubblicano", ha scritto l'ex ministro del governo Conte II su Twitter scatenando la reazione dei parlamentari di Fratelli d'Italia e della diretta interessata.
"Spero che Letta prenda subito le distanze da queste gravissime affermazioni che rivelano la vera intenzione della sinistra: fare fuori Fratelli d'Italia. O forse i toni da regime totalitario usati dal suo vice rappresentano la linea del Pd? Aspettiamo risposte", ha affermato Giorgia Meloni.
Immediata la replica sui social dell'esponente del Partito democratico: "Nessuno si sogna di dire che FdI è fuori dall'arco parlamentare o che vada sciolta. Ma con l'ambiguita' nel condannare la matrice fascista si sottrae all'unità necessaria forze dem. Sostengano di sciogliere Forza Nuova".