AGI - “Che cosa s’intende esattamente per sostenibilità del debito pubblico?”, si chiede su Il Foglio il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta. Per rispondere che “in economia l’espressione che si usa per valutare la sostenibilità del debito pubblico di un Paese è il cosiddetto ‘snowball effect’, ovvero la differenza tra il tasso di crescita nominale del pil e il tasso di interesse implicito del debito, identificabile solitamente nel rendimento medio”.
E “se è vero che l’Italia ha un enorme problema di debito pubblico – analizza Brunetta – è altrettanto vero che il nostro Paese può vantare un surplus commerciale invidiabile derivante dall’elevato export del suo Made in Italy, che è in grado di fare affluire dentro i confini nazionali ingenti risorse finanziarie”, una condizione, questa, “che rende il profilo della nostra economia più simile a quella dei ‘virtuosi’ Paesi del Nord che non a quello dei Paesi dell’area mediterranea” con il vantaggio che “l’Italia deve ripianare soltanto un deficit, quello del bilancio” mentre “altri Paesi ne devono ripianare due, quello del bilancio e quello commerciale”.
Conclude il ministro: “Alla luce delle incertezze e dei rischi che l’economia dell’eurozona sta affrontando, occorre quindi mettere in sicurezza la crescita usando al meglio tutte le risorse disponibili e accelerando le riforme”, ovvero “due facce della stessa medaglia”, perché “le riforme corrono se l’economia cresce, altrimenti prevale la paura del cambiamento, l’immobilismo”.