AGI - Dopo le aggressioni di sabato scorso alla sede della Cgil, il governo sta valutando l'ipotesi di varare un provvedimento che porti allo scioglimento delle forze politiche che si richiamano al fascismo, a cominciare da Forza Nuova.
Al momento una decisione non è stata presa, assicurano da palazzo Chigi, ma sono in corso degli approfondimenti di natura giuridica e politica per chiarire quanto la strada sia percorribile.
L'annuncio arriva in mattinata dallo stesso segretario generale della Cgil, Maurizio Landini dopo l'incontro di questa mattina nella sede del sindacato con il presidente del Consiglio, Mario Draghi.
Una visita "non scontata", ha detto lo stesso Landini, iniziata con un abbraccio tra i due e fra gli applausi dei delegati e dei dipendenti del sindacato.
Draghi, che ha portato di persona la solidarietà sua e del governo alla Cgil dopo l'attacco squadrista di sabato scorso, ha visitato gli uffici di Corso d'Italia devastati durante l'assalto di un gruppo di partecipanti alla manifestazione 'No Green pass' guidati dai vertici di Forza Nuova.
Alla fine dell'incontro, ancora un lungo applauso da parte dei dipendenti del primo sindacato italiano e l'annuncio di Landini: "abbiamo fatto presente a Draghi che nel corso della manifestazione" di sabato prossimo "chiederemo un provvedimento per sciogliere le forze politiche che si richiamano al fascismo come prevede la Costituzione. Per noi è un provvedimento necessario. Draghi mi ha detto che ne discuteranno, è un tema che il governo ha presente".
"I sindacati sono un presidio di democrazia e dei diritti dei lavoratori; nessuna tolleranza contro intimidazioni ed episodi di violenza", twitta palazzo Chigi pubblicando una foto dell'abbraccio tra Draghi e Landini.
Fonti di governo fanno sapere che al momento il dossier non è sul tavolo dei ministri e che l'iniziativa, nel caso, potrebbe arrivare direttamente dal premier: la decisione su un provvedimento che porti allo scioglimento delle organizzazioni che si richiamano al fascismo è quindi in mano al premier.
E gli uffici di palazzo Chigi stanno approfondendo la questione sul piano giuridico.
Sul fronte delle forze di maggioranza, si apprende da fonti parlamentari, oltre al via libera scontato di Pd e Articolo 1, anche Forza Italia sarebbe pronta ad appoggiare una decisione se arrivasse da palazzo Chigi.
E nemmeno da parte della Lega ci sarebbe un veto: se Draghi ritiene di procedere in quella direzione bene, fanno sapere fonti del Carroccio, l'importante è che un provvedimento del genere sia motivato e sia frutto di una indagine a 360 gradi.