AGI - La Lega abbandona prima la cabina di regia, poi non partecipa al Consiglio dei ministri e, quindi, non vota la delega sulla riforma fiscale. Uno 'strappo' che arriva all'indomani del voto alle amministrative e della ribadita garanzia offerta dallo stesso Matteo Salvini, a poche ore dalla chiusura delle urne, sulla tenuta del governo Draghi.
Ma i distinguo leghisti, in verità, non rappresentano un fulmine a ciel sereno. Da settimane, infatti, il partito di via Bellerio ha messo in chiaro che non avrebbe mai accettato che la riforma del catasto fosse inerita nella delega fiscale. Tutto si 'consuma' nel giro di poche ore.
Ecco le tappe dell'escalation che ha portato allo strappo sul fisco:
Lunedì 4 Ottobre, Draghi convoca Cabina Regia
Le urne si sono chiuse da non più di un'ora e il governo fa sapere che l'indomani si riunirà la cabina di regia politica sulla riforma fiscale. Poco dopo circola la notizia, senza ufficialità ancora, che sempre l'indomani si riunirà anche il Cdm.
Lunedì 4 Ottobre, l'avvertimento di Salvini
a metà pomeriggio (non più tardi di due ore dopo la chiusura dei seggi) Salvini, nelle prime dichiarazioni a commento delle amministrative, parla della riforma fiscale e torna a mettere in chiaro: "Bsogna vedere cosa c'è nella delega: se c'è la riforma del catasto non è il modo migliore per ripartire dopo il Covid". Il leader leghista fa anche autocritica sul tema, garantendo che cercherà di "essere ancora più chiaro e diretto".
Martedì 5 Ottobre, convocazione del Cdm e l'annuncio della conferenza stampa di Draghi
Non più tardi delle 9 di mattina, nel day after del voto locale, si apprende che il Consiglio dei ministri sulla riforma del fisco si riunirà alle 15. Un'ora prima, alle 14, è confermata la convocazione della cabina di regia. Poco dopo, una nota della presidenza del Consiglio fa sapere che, terminato il Cdm, orario indicativo le 16, il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro dell'Economia Daniele Franco terranno una conferenza stampa. Alle 13 arriva la convocazione ufficiale del Cdm con relativo ordine del giorno: c'è la delega fiscale.
Anche Forza Italia mette in guardia
"Forza Italia si opporrà ad ogni possibile aumento delle tasse. Tanto più di quelle sulla casa. Ci fidiamo dell'impegno preso da Mario Draghi", scrive sui social Antonio Tajani pochi minuti dopo la nota ufficiale del Cdm.
Salvini convoca una conferenza stampa sulle elezioni:
Il leader della Lega convoca una conferenza stampa alle 17 alla Camera per commentare i dati elettorali, recita la nota di avviso.
La bozza della Delega Fiscale e la cabina di regia
È ora di pranzo quando inzia a circolare la bozza della delega fiscale, c'è la revisione del catasto. Nel frattempo si riunisce la cabina di regia.
La Lega abbandona la cabina di regia (c'è Garavaglia e non Giorgetti)
Non è trascorsa un'ora dall'avvio della riunione che la Lega fa sapere di aver abbandonato la cabina di regia, non senza prima chiedere chiarimenti e approfoindimenti sui contenuti della bozza della delega (alla riunione ha partecipato il ministro Garavaglia e non Giorgetti).
Inizia il Cdm senza i ministri leghisti
Prende il via a palazzo Chigi la riunione del Cdm. Assenti i ministri della Lega. Ma la riunione di governo viene confermata, sul tavolo la riforma fiscale.
Il Tweet di Borghi
Il leghista Claudio Borghi, mentre è in corso il Cdm, twitta: "Se quello che si legge nella bozza della legge delega sul fisco è vero e contiene Iva e catasto significa semplicemente che tutto il lavoro e le trattative fatte in Parlamento sono state bellamente ignorate. Complimenti".
Il Cdm approva riforma senza i voti della Lega
poco dopo le 16 il Cdm dà il via libera alla delega fiscale, senza i voti della Lega
Fonti Lega, i motivi dello strappo
Fonti del partito di via Bellerio fanno sapere che alla base della decisione leghista di disertare il Cdm c'è un problema di metodo e merito. Dunque, non solo la revisione del catasto, ma anche l'aver ricevuto la bozza solo a ridosso del Cdm.
Draghi in conferenza stampa
Il premier si presenta davanti ai giornalisti e a domanda diretta sulla Lega riconosce che l'atteggiamento leghista "pone un problema serio" ma mostra cautela e spiega di atendere le parole di Salvini. Inoltre, il premier spiega che si tratta di una legge delega, non è l'ultima parola e ci saraà il confronto. Assicura che nessuno pagherà di più. Infine Draghi puntualizza: la Lega condivideva i principi della delega, sono state fornite informazioni sufficienti.
Parla Salvini: la delega fiscale "non contiene quello che c'era negli accordi"
la delega fiscale "non contiene quello che c'era negli accordi", scandisce il leader leghista, nella conferenza stampa convocata alla Camera che si intreccia con quella di Draghi. Per salvini, inoltre, bosgna cambiare metodo, no a solo mezz'ora per lggere il testo. E ancora: no alla revisione del catasto, mentre manca la rottamazione delle cartelle. Insomma, mette in chiaro, "mi fido di Draghi, siamo leali al governo ma no a deleghe in bianco", assicurando che non si tratta di uno strappo ma della richiesta di chiarezza.
La reazione del Pd
Mentre Salvini sta ancora parlando, il Pd fa sapere che in Cdm i ministri dem hanno posto il problema dell'assenza dei colleghi leghisti.
Letta convoca i ministri Dem al Nazareno
Sempre mentre è ancora in corso la conferenza stampa di Salvini, il segretario del Pd Enrico Letta convoca al nazareno i ministri dem.