AGI - Giuseppe Sala riconquista senza neanche dover andare al ballottaggio, la poltrona di primo cittadino di Milano. Un risultato da 'record' che nessuno prima di lui nel centrosinistra aveva mai ottenuto. Un successo personale e politico per chi, al suo 'debutto' 5 anni fa si era definito "un manager prestato alla politica".
La sua carriera
Inizia in azienda, alla Pirelli, dove ricopre diversi incarichi. In particolare, nel 1994 è direttore del controllo di gestione e della pianificazione strategica del settore pneumatici e nel 1998 amministratore delegato della Pirelli Tyre. Nel 2001 ricopre l'incarico di vicepresidente senior, responsabile delle strutture industriali e logistiche del settore pneumatici.
Un anno dopo lascia quel settore per le telecomunicazioni e assume la carica di chief financial officer (CFO) di Tim. Dal 2003 al 2006 è direttore generale di Telecom Italia Wireline e infine della Tim.
Il suo 'avvicinamento' alla politica è del 2009, e lo si deve all'allora sindaco Letizia Moratti. Fu lei a volerlo nella squadra, affidandogli l'incarico di direttore generale del comune di Milano, carica che ha ricoperto fino al giugno 2010. Poi ancora un ritorno alle aziende con la presidenza di A2A, l'azienda pubblica lombarda di energia e servizi.
Il ruolo dell'esposizione universale
La 'svolta', a metà tra la politica e il management, arriva con Expo: nel 2013 il presidente del Consiglio Enrico Letta lo nomina commissario unico delegato del governo per l'Expo. Un ruolo che gli dà una notorietà internazionale.
Sulla scia del successo dell'Esposizione Internazionale, la determinazione a candidarsi a sindaco di Milano annunciata alla fine del 2015. Sala passa attraverso le primarie del Pd che cerca un successore a Giuliano Pisapia e le vince con 25.600 voti su 60.634 votanti(42%).
Alle elezioni del 5 giugno del 2016 ottiene il 41,69% (pari a 224 156 voti), non sufficiente per essere eletto al primo turno. Al ballottaggio del 19 giugno però, con il 51,70% dei consensi, batte il candidato di centro-destra Stefano Parisi.
Una vittoria "storica"
Prima di Sala l'elezione al primo turno era riuscita solo due volte: la prima nel 2001, quando Gabriele Albertini, sostenuto dal centrodestra, ottenne il secondo mandato con il 57,54% delle preferenze contro il 30,47% dello sfidante di centrosinistra Sandro Antoniazzi.
Il secondo risale al 2006 quando Letizia Moratti vinse con il 52% dei voti mentre il suo sfidante, Bruno Ferrante, della coalizione di centrosinistra, si fermò al 47%, diventando la prima donna a dirigere l'amministrazione del capoluogo lombardo.