AGI - Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha incontrato le attiviste ambientali Greta Thunberg, Vanessa Nakate e Martina Comparelli. "Dobbiamo agire adesso" ha detto il presidente del Consiglio nel suo intervento alla Youth4Climate. "Sono convinto che abbiamo tanto da imparare dalle vostre idee, i vostri suggerimenti e la vostra leadership. La vostra mobilitazione è stata di grande impatto, e potete starne certi: vi stiamo ascoltando", ha concluso.
"I nostri 'bla bla bla'? A volte il 'bla bla bla' è solo un modo per nascondere la nostra incapacità di compiere azioni, ma quando si fanno trasformazioni così grandi è necessario convincere le persone, convincerle che numeri come +1.5 gradi non sono qualcosa di creato ad arte ma numeri della scienza, e le persone di questo vanno convinte" ha aggiunto Draghi. "La mia idea è che i leader sono tutti assolutamente convinti, che bisogna agire e bisogna agire velocemente".
Per Draghi le proposte arrivate dallo Youth4Climate sono "ragionevoli". "Costituiscono un grande programma di azione per tutti i nostri governi", ha affermato il presidente del Consiglio. "Noi adulti abbiamo creato questo problema, non i giovani, e miliardi di giovani vivono in paesi dove le emissioni sono le più basse del mondo perché c'è povertà", ha sottolineato Draghi, "combattere i mutamenti climatici è in sé una lotta per una distribuzione più equa".
"Milano blocca chi devasta il pianeta", si legge in uno striscione posato sulla strada dai giovani del Climate Justice Platform per impedire l'accesso al MiCo dove si è aperta la conferenza Pre Cop-26. Dietro lo striscione fuori la stazione della metropolitana M1 Amendola il gruppetto composto da una ventina di attivisti si è avvolto in una rete di plastica arancione utilizzata nei cantieri per inscenare un blocco stradale che sta creando disagi alla circolazione.
Alle 8 una quarantina di manifestanti si era avvicinata all'ingresso del polo fieristico per bloccare l'ingresso alle autorità e ai delegati. Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine che per ragioni di sicurezza hanno spostato il gruppo.