AGI - La scuola è stata "un potente anti-virus" negli anni della pandemia: lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico, a Pizzo Calabro, in cui ha indidicato la necessità di "un cambio di passo per l'Italia" che si trova a un bivio e deve accelerare". "Merita attenzione la grande partecipazione alla campagna vaccinale dei giovani", ha detto il Capo dello Stato, "il mondo della scuola si è mostrato un grande anti-virus. La scuola è l'argine più robusto ai comportamenti più distruttivi, e questo rende la scuola il motore della trasformazione sociale".
Il ruolo dei giovani nella pandemia
"Non di rado", ha osservato Mattarella, "in famiglia sono stati proprio i giovani a rompere gli indugi e a fare il vaccino anche quando i genitori tentennavano, i ragazzi volevano tornare con gli amici".
"Siamo a un bivio"
"Ci sono momenti in cui si avverte di trovarsi davanti a un bivio, nella necessità non solo di scegliere la strada giusta, ma anche di cambiare passo", ha osservato Mattarella, "di andare più veloci. Guardare l'esuberanza dei nostri ragazzi, specchiarsi nella loro speranza, trasmette coraggio agli insegnanti, alle famiglie, a tutti noi". "Celebrando i settantacinque anni della Repubblica ho ricordato che siete voi, ragazze e ragazzi, che avete il compito e la responsabilità di scrivere la nostra storia, di essere i costruttori del nostro futuro. Nella scuola troverete gli strumenti per farlo" ha esortato il Presidente della Repubblica.
Il battito della comunità
"La scuola è il battito della comunità. Il ritmo della scuola è il ritmo della vita di tutti noi e quando non c'è stato ci siamo sentiti persi", ha sottolineato il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, nel suo intrevento alla cerimonia.