AGI - Pd infuriato con Matteo Salvini, che, in un'intervista, ha parlato di Giuseppe Conte ed Enrico Letta definendo il leader in pectore M5s come un "sabotatore" mentre il segretario dem "fa il palo".
Il primo a indignarsi è lo stesso Letta che, in un tweet, si rivolge direttamente al segretario leghista, accusandolo di usare "il linguaggio col quale probabilmente sei abituato a parlare con i tuoi consiglieri facili di pistola, Adriatici a Voghera o Aronica a Licata".
"Quella sulla giustizia è una questione seria, su cui tutti i partiti della maggioranza hanno cercato una mediazione con il governo", fanno notare fonti del Nazareno. "Il Pd si è speso sin dal principio per conservarne l'impianto e lo spirito e per ottenere miglioramenti, anzitutto per i reati di mafia e di violenza contro le donne", sottolineano le stesse fonti.
"Salvini, evidentemente inebriato dall'atmosfera del Papeete - si commenta - nega la realtà e si lascia andare a uno scadimento di toni e postura inaccettabile. Certi linguaggi li usi con i suoi dirigenti facili alle armi, magari per indurli alle dimissioni".
Intanto, la deputata Alessia Morani, unica dem ospite alla Festa della Lega a Milano Marittima, fa sapere che non andrà al dibattito sull'immigrazione cui doveva partecipare domani, insieme al sottosegretario leghista all'Interno, Nicola Molteni.
"Avevo già annullato la mia adesione per impegni alla Camera, a maggior ragione dopo quello che ho letto sui giornali stamane", conferma Morani che quindi domani resterà a Roma per l'approdo in Aula a Montecitorio della riforma della giustizia. Nella Lega si parla di una possibile sostituzione con l'ex capogruppo al Senato Andrea Marcucci che, però, allo stato non avrebbe ricevuto alcun invito.
Nel corso della giornata è corale il sostegno dem a Letta. "Salvini da mesi boicotta l'azione del governo di cui fa parte, con i suoi dirigenti che sfilano con i 'no vax'. E oggi attacca Enrico Letta con un linguaggio da far west", denuncia la capogruppo al Senato, Simona Malpezzi. "A proposito - continua - dica quando si dimetterà la giunta di Voghera dove un suo assessore va in giro sparando".
"Salvini, in evidente difficoltà nel suo stesso partito, non trova di meglio che sfornare falsità e usare toni inaccettabili verso il Pd e il suo segretario Letta - le fa eco la capogruppo alla Camera, Debora Serracchiani - non credo che questo comportamento gli faccia recuperare il consenso che da mesi ormai gli sfugge via, mentre sono sicura che non aiuti il governo, che del resto lui stesso mette in difficoltà contestandone quotidianamente gli atti".
"L'aria del Papeete fa evidentemente male a Salvini - aggiunge la responsabile Giustizia e diritti del Pd, Anna Rossomando - Ogni volta che passa da quelle parti fa o dice cose prive di senso. Dopo essere stato messo a posto pochi giorni fa dal presidente Draghi sul green pass, adesso, utilizzando un linguaggio inaccettabile, parla di 'pali'. L'unico che ha provato a sabotare la riforma della Giustizia è stato lui con il voto dell'emendamento sui pubblici ufficiali che ci ha riportato indietro di anni. Tentativo che abbiamo respinto martedì alla Camera".