AGI - Sembra ormai certo che il governo porrà la questione di fiducia alla Camera sul decreto Sostegni bis. E non è escluso che il via libera definitivo al provvedimento avverrà con ricorso alla fiducia anche al Senato. I tempi, infatti, sono strettissimi: il decreto va convertito in legge entro il 24 luglio, e deve ancora essere approvato in prima lettura, evitando poi qualsiasi modifica nel passaggio al Senato.
L'indiscrezione sulla fiducia circola nel palazzo già dal momento del via libera al provvedimento da parte della commissione Bilancio, ma oggi - anche alla luce di un ulteriore slittamento dell'esame dovuto prima alla notizia di un deputato della commissione risultato positivo al Covid e poi per la necessità di far tornare il testo in Bilancio per alcune correzioni sulle coperture, come da rilievi della Ragioneria dello Stato - è data per certa dagli stessi deputati, tanto che intervenendo in Aula contro la richiesta di rinvio in commissione, il deputato di FdI Riccardo Zucconi ha osservato: "Si sta per mettere una fiducia e quindi ancora una volta il Parlamento è coartato e questa ne è una prova ulteriore, anche di poca serietà". Fonti parlamentari di maggioranza spiegano che "sarà inevitabile porre la fiducia anche a palazzo Madama, altrimenti non convertiamo il decreto".