AGI - Una conferma del legame unico tra Italia e Francia, un rapporto di vera e propria amicizia e stima tra i due presidenti, un asse rafforzato su cui deve nascere un progetto di riforme e rinnovamento per l'Unione Europea. Sergio Mattarella è ricevuto all'Eliseo da Emmanuel Macron e il percorso fino al palazzo presidenziale sottolinea l'importanza data al colloquio: bandiere tricolori nelle strade, 150 corazzieri francesi in moto e a cavallo ad aprire il corteo, un abbraccio caloroso del presidente nel cortile d'onore. Poi quasi un'ora di faccia a faccia, con delegazioni limitate dalla pandemia.
"Mattarella è un amico e una personalità per cui provo stima e affetto", sintetizza Macron. Poi i due presidenti sottolineano tutti i punti di condivisione: la lotta comune alla pandemia, il sostegno al nuovo corso europeo, rapporti economici, sociali e culturali eccellenti, l'attenzione alla transizione digitale, al cambiamento climatico e alle novità nel mondo dell'economia. Per questo, spiega Mattarella, "sono lieto che la mia prima visita dopo la pandemia sia in Francia perché i nostri paesi condividono un legame che più volte anch'io ho definito unico, che si basa su valori condivisi, storia in comune, visioni comuni".
E la conseguenza "naturale" sarà la firma del trattato di cooperazione rafforzata che dovrebbe vedere la luce, nelle intenzioni dei due presidenti, entro pochi mesi.
Ma soprattutto a unire Mattarella e Macron è l'attenzione al futuro dei giovani, ai quali parla il Next generation Ue per cui sia Italia che Francia si sono impegnati in una visione comune a Bruxelles. Primo segnale tangibile sarà l'avvio del programma di servizio civile italo-francese per i ragazzi di entrambi i paesi.
Focus del colloquio, per i due presidenti, il futuro dell'Europa, un vero e proprio progetto nuovo a cui deve lavorare quella conferenza che è invece partita un po' sottotraccia. "La conferenza sul futuro dell'Europa non è un'occasione burocratica, o un passaggio occasionale, ma è un'occasione storica", richiama Mattarella. Si tratta di "disegnare nuovamente e in modo adeguato al nostro tempo e al futuro una condizione efficiente della Ue per essere protagonista della comunità internazionale".
Mentre gli euroscettici si ricompattano, Italia e Francia guardano a una via nuova per l'Unione. La conferenza sul futuro dell'Europa, spiega il Presidente della Repubblica, deve produrre "un progetto di rinnovamento e riforme". "Dalla conferenza deve nascere un'Europa che sa tracciare il proprio futuro" per dare ai giovani, di nuovo, la capacità di sognare, sintetizza il presidente francese. Una visione, avvisa Mattarella, che Francia e Italia condividono e che è ora "indispensabile" non sprecare.