AGI - Nel Movimento 5 Stelle la tensione è altissima, la rottura tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte sul nuovo Statuto sembra ormai irreversibile. “Non ha né visione politica, né capacità manageriali. Non ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazione”.
Questo è il giudizio di Grillo, veicolato con un tweet che rimanda al suo Blog, sull’ex Premier Conte, che a sua volta ha replicato in una lunga conferenza stampa, pubblicata su Facebook e Twitter: “Grillo decida se essere il genitore generoso che lascia crescere la sua creatura in autonomia o il genitore padrone che ne contrasta l’emancipazione”.
Il fondatore del Movimento 5 Stelle ha annunciato una consultazione online sulla piattaforma Rousseau, per eleggere un nuovo organo direttivo; e ha precisato il suo pensiero sulla vicenda che sta portando alla probabile scissione il Movimento, sempre affidandosi ad un tweet con link al video: “La carta dei valori non l’ho mai vista, del codice etico non ne abbiamo mai parlato, la transizione 2050 se l’è dimenticata nello Statuto. Non sono il padre e padrone del Movimento. Sono il papà del Movimento, col cuore. Il Movimento cambia, doveva cambiare con Conte che doveva essere la persona più adatta che c’era, e forse non è la persona adatta a quello che serve oggi al Movimento”.
Poi ieri in serata il garante del Movimento ha accettato la richieste dei gruppi per una mediazione che eviti la spaccatura e forse anche la scissione.
Con gli algoritmi di intelligenza artificiale di Kpi6* abbiamo analizzato il sentiment - l’analisi in tempo reale delle reazioni ed emozioni degli utenti inerenti una qualsiasi persona o evento, locale e globale – su tre personalità di spicco del M5S, molto attive sul web con rilevanti livelli di engagement e attenzione: Grillo, Conte e Di Battista (quest’ultimo vicino e attento alle vicende del M5S, voce e volto del dissenso interno, nonostante la sua uscita dopo il voto degli iscritti su Rousseau, favorevole alla nascita del governo Draghi).
Proprio Di Battista risulta essere il più apprezzato dall’audience del web, seguito da Giuseppe Conte, e infine da Beppe Grillo, le cui posizioni, leggendo le conversazioni in rete, non sono condivise da molti simpatizzanti e militanti del Movimento.
L’ex premier Conte è il più menzionato, quello al quale gli utenti si rivolgono con maggiore frequenza ponendo domande ed incoraggiamenti. Nel valore di sentiment negativo che gli viene assegnato (70%), si concentrano anche numerosi commenti ostili verso Beppe Grillo, di persone arrabbiate per il mancato accordo sul nuovo Statuto e la possibile scissione del Movimento.
Da notare che nella misurazione delle conversazioni e delle menzioni, vi è una distribuzione omogenea: tre esponenti della cosiddetta “alla dura” più intransigente rappresentata da Grillo, Di Battista e Morra da un lato, e tre associati a quella più moderata, Di Maio, Conte, e Vito Crimi.
La discussione interna al Movimento provoca molto interesse, solo su Twitter questa settimana ha provocato quasi 90mila conversazioni, con un tasso di interazione molto alto e una netta prevalenza di commenti di uomini (74%).
Le vicende interne al Movimento, ovviamente, non lasciano indifferenti gli esponenti degli altri partiti, attenti ai possibili nuovi equilibri derivanti da una possibile scissione, con particolare riguardo al Governo. I più attivi sui social nel commentare la rottura tra Grillo e Conte sono gli esponenti di Fratelli d’Italia, della Lega e di Italia Viva.
Analizzando le frasi più utilizzate su Twitter da parte dei politici che in queste ore hanno commentato la vicenda, osserviamo una certa severità di giudizio: “Stelle a pezzi”, “Stelle caos”, “Unico interesse le poltrone” “populista antipolitica”, sono tra le più utilizzate.
Mentre nel PD c’è molta cautela sulle questioni interne degli alleati di Governo, sugli account di molti esponenti del Movimento 5 Stelle in pochi si sbilanciano. Prevale la prudenza, l’attesa, tuttavia non nascondendo la difficoltà di questa fase politica.
* Analisti: Gaetano Masi, Marco Mazza, Giuseppe Lo Forte
Giornalista, content editor: Massimo Fellini