AGI - Cento, forse centoventi parlamentari M5s con Giuseppe Conte se l'ex premier decidesse di provare a costruire un nuovo soggetto politico subito, prima che si metta ai voti, come chiesto da Beppe Grillo, la formazione del nuovo comitato direttivo. È una previsione che fanno fonti qualificate della galassia pentastellata in cui si sottolinea che al Senato, il 90% propende a schierarsi con l'avvocato.
Più complicata la partita alla Camera dove, se votata e approvata la nuova guida a cinque, con il possibile ingresso di personalità come Stefano Buffagni, Dino Giarrusso, e Nicola Morra - tutti forti di posizioni di spicco per le preferenze - si opterebbe per il fronte del garante e Conte perderebbe numeri.
In un momento mai così fluido per M5s si tratta solo di supposizioni sul pallottoliere di chi segue da vicino gli ultimi sviluppi. Intanto, non manca chi fa notare che l'articolo 8 dello statuto M5s in vigore attualmente prevede che il Garante resta in carica a tempo indeterminato ma "puo' essere revocato", in ogni tempo, su proposta del Comitato di Garanzia a maggioranza assoluta dei propri componenti e ratificata da una consultazione in rete degli iscritti, purché prenda parte alla votazione la maggioranza assoluta degli iscritti. Il che, in questa situazione di braccio di ferro sulla consultazione che dovrebbe avvenire su Rousseau, resta un suggestione.