AGI - Dopo lo scontro della settimana scorsa tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo la situazione è "molto critica", "burrascosa". Sono le ultime voci dal di dentro che descrivono la situazione nel M5S. Tra il garante e l'ex premier, che ieri si sono sentiti al telefono, non ci sarebbe stata nessuna ricucitura, nonostante il lavoro dei pontieri.
L'attesa è per quello che dirà l'ex premier in conferenza stampa. Conte ha convocato un incontro con i giornalisti alle 17,30 al tempi di Adriano a Roma. Chi lo conosce dice che l'avvocato 'non molla': il che va letto in due direzioni: non recede da quello che, nero su bianco, ha scritto nel nuovo statuto e dalla impossibilità di accettare una diarchia alla guida di M5s.
Nello stesso tempo, Conte non avrebbe nessuna intenzione di ritirarsi a vita privata perché nel progetto di rifondazione del Movimento 'ci crede'. Secondo quanto emerge non dovrebbe esserci nessun attacco diretto a Grillo in conferenza stampa. 'La prospettiva di cambiamento del movimento resta quella delineata nelle settimane scorse' dice chi conosce a menadito le dinamiche interne e la personalità dell'avvocato.
Quanto alla eventualità che in caso di rottura Conte possa dar vita a un nuovo partito, a ora Conte ha sempre detto di no. Ma nella galassia pentastellata si sottolinea che i contiani sarebbero la maggior parte. Mediatori, fra gli altri, sarebbero Stefano Patuanelli, su cui tutti hanno puntato, e Luigi Di Maio. Il tutto salvo colpi di scena dell'ultima ora di Grillo. Che da qui alle 17,30 potrebbe intervenire.