AGI- Matteo Salvini usa la prima piazza leghista senza simboli di partito per fare pressing sugli alleati a favore del suo progetto di "unione" del centrodestra. Il segretario leghista non usa il termine 'federazione' utilizzato finora, ma dal palco si dice convinto che riuscirà a portare a casa il progetto che ha a cuore. L'obiettivo è di arrivare a una collaborazione tra i partiti della coalizione, lanciando una "carta fondativa", spiega, che elenchi alcuni valori comuni: "futuro, sviluppo, famiglia e soprattutto libertà".
'Prima l'Italia'
In una piazza in cui lo slogan è 'Prima l'Italia' e sono dominanti i colori azzurro e della bandiera tricolore - che richiamano quelli tradizionali di Forza Italia - l'altro tema dominante è quello della giustizia. La manifestazione è anche l'occasione per lanciare la campagna di raccolta firme a sostegno dei sei referendum presentati con il partito Radicale, che si aprirà il 2 luglio. Sul tema è scontro aperto tra l'Associazione nazionale magistrati, da una parte, e la Lega e il Partito Radicale, dall'altra, promotori dei quesiti, in cui si chiede anche di introdurre il principio di reponsabilità diretta dei magistrati, la separazione delle carriere, una riforma del Consiglio superiore della magistratura e la riforma delle procedure di valutazione delle toghe. Ad accendere la miccia, in mattinata, è il presidente dell'Anm Giuseppe Santalucia, che annuncia una "ferma reazione", paventando il rischio che la consultazione non solo finisca per affossare la riforma che il governo sta costruendo nel rispetto dei principi costituzionali posti a presidio dell'ordine giudiziario, ma si traduca nei fatti in un referendum sul gradimento della magistratura.
L'intervento di Turco
Durissime le reazioni di Salvini e del segretario del partito Radicale Maurizio Turco, dal palco di piazza Bocca della verità: entrambi chiedono un intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"Qui c'è un tentativo da parte di un parte della magistratura di mettere a tacere i cittadini. Noi non diciamo che abbiamo ragione, diciamo di fare un dibattito pubblico, e poi facciamo votare i cittadini. Vinceremo questa battaglia. La cosa dell'Anm è gravissima, è un attacco alla democrazia, il referendum è previsto dalla Costituzione. Il silenzio del presidente Mattarella sulla giustizia è incomprensibile", dice Turco.
"Ho visto la reazione scomposta di una corrente dei magistrati che parla di pericolo quando il popolo interviene", rincara la dose Salvini. "Mi spiace aver letto certi toni da parte di chi dovrebbe essere al di sopra delle parti. Suona come una minaccia questa reazione forte minacciata dall'Anm. Spero che chi dovere intervenga perché quando si propongono dei referendum i cittadini sono liberi di firmare o non firmare la magistratura, o meglio una sua parte, non può minacciare azioni. Chiedo rispetto della Costituzione perché la sovranità appartiene al popolo".
"C'è qualcuno che dice che stiamo facendo la guerra ai magistrati. No, non stiano dichiarando la guerra ai magistrati indipendenti", chiarisce Giulia Bongiorno, che cita poi una frase di Giovanni Falcone, in cui quest'ultimo affermava che "il pm on deve essere un paragiudice".
Sole e 5mila persone
La manifestazione - per gli organizzatori 5mila presenze, con il sole a picco sulla piazza nel cuore di Roma - si apre con gli interventi del ticket che il centrodestra candida al Campidoglio, Enrico Michetti e Simonetta Matone. Salvini li introduce con un 'daje', promettendo che che la coalizione cercherà di ridare "orgoglio" alla capitale. Poi parlano i governatori di Lombardia e Friuli Venezia Giulia, Attilio Fontana e Massimiliano Fedriga, il presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti, e Nino Spirlì, candidato alla vice presidenza della Regione Calabria. Assente Luca Zaia, colpito dal lutto per la morte dell'amico, ex amministratore, Gianluigi Contarini. Non era presente neanche il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, trattenuto a Varese per la maturità della figlia.
Sul palco 'salviniano' sale invece l'amministratore delegato di Pianoforte holding, Gianluigi Cimmino, che ne approfitta per lanciare un appello alla politica: "Non mettete più gli ultimi della classe a guidare questa Italia". Poi la ministra Erika Stefani con rappresentanti di associazioni che si occupano di autismo e disabilità, e il ministro Massimo Garavaglia, accompagnato da una delegazione di chef, ristoratori e allevatori. "Il governo non fa il Pil, il governo fa le regole. Noi dobbiamo solo aprire il più possibile. C'è ancora da lavorare, ma si cominciano a rivedere i turisti e si può ripartire alla grande", assicura il titolare del Turismo. Segue il video messaggio del trio 'Il Volo', poi le testimonianze di alcune persone vittime di errori giudiziari (in vendita in un gazebo anche il libro di Alessandro Sallusti 'Il sistema Palamara').
Il tema della federazione
Ma il tema politico dominante resta quello della federazione di centrodestra, osteggiata da Fratelli d'Italia e da parte di FI, che teme Salvini voglia 'fagocitarsi' quel che resta del partito di Silvio Berlusconi. "Dopo il Covid, la politica non ha il dovere ma il dovere di essere unita, veloce, concreta e efficace. Questo ci chiedono gli italiani, non divisioni e litigi, ma concretezza e compattezza. Insisto, e arriverò all'obiettivo perché sono un testone - promette Salvini -, a chiedere a tutti gli amici del centrodestra di metterci insieme per aiutare l'Italia e gli italiani, di lasciare da parte gelosie, egoismi, steccati, divisioni, e di unire il meglio delle idee, dei valori, delle culture con una carta fondativa di valori comuni che mettano al centro lo sviluppo, il futuro, lo sviluppo, la famiglia e soprattutto la libertà". Lo staff di via Bellerio fa sapere che il segretario leghista vedrà "presto" il Cavaliere. Prima probabilmente andrà in Calabria, lunedì o martedì, per la presentazione della candidatura di Roberto Occhiuto.