AGI - La premessa è che c'è stata "una certa confusione" nella campagna vaccinale e "vogliamo chiarire". La postilla è che nonostante questa confusione di messaggi "il comportamento degli italiani è stato ammirevole" con percentuali di adesione alla vaccinazione "straordinari" se paragonati ad altri paesi. Mario Draghi rientra da Barcellona dove ha partecipato al foro Italia-Spagna e convoca una conferenza stampa a tambur battente, affiancato dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal commissario per l'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, per fare chiarezza su tempi e modi della seconda dose di vaccino, dopo i messaggi contrastanti dei giorni scorsi da parte delle diverse istituzioni.
"Abbiamo convocato questa conferenza stampa perché negli ultimi giorni si è creata una certa confusione sui vaccini e allora vorrei ribadire alcuni punti, nella maniera più chiara possibile" afferma Draghi. Il premier, per chiarezza, procede per punti. Innanzitutto "vaccinarsi è fondamentale. La cosa peggiore che si può fare è non vaccinarsi o vaccinarsi con una dose sola".
Secondo punto da precisare: la vaccinazione "eterologa funziona, io stesso martedì sono prenotato per fare l'eterologa", la prima dose di AstraZeneca ha prodotto "anticorpi bassi e allora mi si consiglia di fare l'eterologa, che funziona per me e anche per chi ha meno di 60 anni".
Terzo punto: "Se una persona che ha meno di 60 anni e ha fatto la prima dose AstraZeneca e gli viene proposto di fare l'eterologa ma non vuole farsi quel vaccino, questa persona è libera di fare la seconda dose di AstraZneneca purchè abbia il parere del medico e il consenso informato".
Difronte alle sfasature delle vaccinazioni delle diverse Regioni, il premier spiega poi che "la sfida principale ora non è vaccinare i 12 o 13enni, che pure vanno vaccinati, ma andare a cercare chi ha più di 50 anni e non si è ancora vaccinato, questa è la sfida che abbiamo oggi da vincere, sono questi quelli che sia ammalano in maniera grave".
Draghi ci tiene poi a ringraziare gli italiani che "nonostante tutta questa confusione sui vaccini" hanno aderito alla campagna di vaccinazione in modo "straordinario". "E' straordinario rispetto ad altri paesi, è uno dei comportamenti più ammirevoli che ci stanno davanti".
"La campagna procede secondo i ritmi prefissati, ad oggi abbiamo somministrato 44,6 milioni di dosi" riferisce Figliuolo, che rassicura: "Non ci sarà un rallentamento della campagna vaccinale, resteremo sulle 500mila al giorno". E Speranza ricorda di aver firmato oggi "un'ordinanza che porta il 99% del Paese in zona bianca, e questo per merito di una campagna di vaccinazione molto forte che stiamo svolgendo". "Il messaggio che vogliamo dare agli italiani - ha aggiunto il ministro - è quello di continuare a vaccinarsi perché è l'arma che abbiano per chiudere questa stagione".
C'è tempo anche per due brevissime puntualizzazioni su uso delle mascherine e proroga dello stato d'emergenza.
"Chiederò domani un parere al Cts, inoltrerò domani una richiesta formale al Cts se possiamo toglierci la mascherina all'aperto oppure no" annuncia Draghi, che precisa come ancora non ci sia dunque una data già decisa.
Quanto alla eventuale proroga dello stato d'emergenza, che scadrà il 31 luglio, "lo decideremo vicini alla data della scadenza". "Finora non mi sono mai espresso" sulla proroga o meno dello stato di emergenza, ha risposto Draghi in conferenza stampa, "ma anche se avessi voluto esprimermi, mi sarebbe passata la voglia dopo aver letto l'articolo del professor Cassese ieri che richiama chi si vuol esprimere prima" spiegando che "non si può decidere lo stato di emergenza con un mese e mezzo di anticipo", "un'emergenza è un'emergenza". (AGI)