AGI - Cresce il pressing di Italia viva e dei partiti di centrodestra che sostengono il governo di Mario Draghi a favore di una accelerazione sulle riaperture e sullo stop al coprifuoco. Il tema e' stato sollevato dai ministri Giancarlo Giorgetti, Mariastella Gelmini e Elena Bonetti a Palazzo Chigi durante la riunione con il presidente del Consiglio sul tema decreto Sostegni bis.
Lega, Forza Italia, Iv e Cambiamo spingono affinchè, quando si avranno i nuovi dati dei contagi, venerdi', si riunisca la cabina di regia e, nel caso di numeri rassicuranti, si approvi l'allentamento delle restrizioni. "Il tema della necessita' e urgenza delle aperture, condiviso ed espresso dalla Lega, è stato sollevato, anche alla luce del costante miglioramento dei dati delle ultime settimane, dal ministro Giancarlo Giorgetti durante l'incontro che si e' svolto oggi a Palazzo Chigi", conferma una nota diffusa dal Mise.
"L'esigenza di una revisione delle norme attuali, posta anche a nome dei ministri Massimo Garavaglia ed Erika Stefani, sarà oggetto di una rivalutazione, sulla base dei dati nel corso di questa settimana". Lega, FI e Cambiamo hanno poi presentato una mozione al Senato (parallela a quella depositata dal 'centrodestra di opposizione', ovvero Fratelli d'Italia) in cui si impegna al governo a "superare l'attuale regime del coprifuoco, in linea con quanto fatto dagli altri Paesi europei".
Una mozione a Palazzo Madama è stata presentata anche dal partito di Matteo Renzi in cui si definisce "non è più prorogabile l'abolizione di quelle misure che, prive di una solida base scientifica, stanno avendo il piu' gravoso impatto sul benessere dei cittadini e sull'economia: tra queste, possiamo citare come esempi emblematici il coprifuoco nonché il divieto a svolgere attività ludiche e sportive, e ancora l'interdizione dei festeggiamenti".
Ora si vedrà se le richieste di Iv e dei partiti di centrodestra al governo avranno la meglio sulla prudenza fin qui mostrata dai ministri del Pd e dal ministro della Salute di Liberi e uguali Roberto Speranza (che sembra voler rinviare le decisione di almeno una settimana). E cosa deciderà Draghi in base ai nuovi dati.
"Sono contento perché finalmente - almeno a parole - tutti si dicono pronti a rivedere chiusure, limiti, divieti e coprifuoco come chiediamo da tempo. Attendiamo i fatti", avverte il segretario leghista Matteo Salvini. "La posizione della Lega e' riaprire con buonsenso, per tutelare il diritto al lavoro di giorno e di sera".
L'insofferenza di Forza Italia
Anche in Forza Italia l'insofferenza per l'incertezza sulle decisioni e' palpabile. "Oggi qualche quotidiano riporta indiscrezioni secondo le quali il governo, influenzato soprattutto dalla posizione del ministero della Salute, sarebbe intenzionato a rinviare alla prossima settimana ogni possibile ragionamento in merito alla revisione del coprifuoco, a nuove riaperture, a indicazioni chiare per i settori che non hanno ancora una data di ripartenza", lamenta il capogruppo azzurro alla Camera, Roberto Occhiuto.
"L'accordo politico raggiunto al momento dell'approvazione dell'ultimo decreto Covid era chiaro: il dl sarebbe stato sottoposto ad un tagliando a meta' mese per valutare - in relazione ai dati dei contagi e dei vaccini - possibili allentamenti delle misure restrittive. Venga, dunque, convocata subito la cabina di regia dell'esecutivo sulle riaperture, e le decisioni vengano prese questa settimana, con gli effetti concreti delle stesse che partirebbero da lunedì 17 maggio. I cittadini e le imprese stanno rispettando alla lettera e con grande senso di responsabilità le indicazioni per contenere il virus, ma non capirebbero incomprensibili rinvii o perdite di tempo".
"La decisione di effettuare un tagliando alle attuali misure per contenere i contagi entro metà maggio, coprifuoco incluso, e' frutto di un voto del Parlamento", sottolinea la vice capogruppo al Senato, Licia Ronzulli. "La cabina di regia per rivedere le attuali limitazioni deve quindi essere convocata entro questa settimana e prima si riunirà e meglio sarà per le tante attività che, in base all'andamento dei contagi, sarebbero probabilmente già potute tornare al lavoro in totale sicurezza".
Il tema sbarchi
Mentre Sestino Giacomoni, membro del coordinamento di presidenza del partito azzurro, pone anche il tema, battuto da giorni da Salvini, della gestione degli sbarchi.
"Per evitare che la 'issue' migranti rischi di far affondare la barca del Governo di unità nazionale, in cui tutti hanno il dovere di remare nella stessa direzione per la risoluzione della crisi sanitaria e di conseguenza economica - ammonisce - sarebbe opportuno che il presidente del Consiglio convochi un vertice di maggioranza e dipani questa matassa, trovando una condivisione di idee sulle linee guida delle politiche di accoglienza del nostro Paese".