AGI - Una piazza strapiena, che conta oltre 8 mila persone, secondo la stima degli organizzatori, ha chiesto a Milano l’approvazione del ddl contro l’omotransfobia. “Votate la legge Zan, il tempo è scaduto” si legge su centinaia di cartelli sventolati insieme alle bandiere tricolore, a quelle del Pd, a quelle rosse della Cgil, a quelle blu di Azione, e quelle colorate dei Sentinelli di Milano.
Sono loro che hanno organizzato l’appuntamento all’All’Arco della Pace, che ha raccolto le adesioni di persone comuni, gente dello spettacolo, transgender e politici, tra cui la cinque stelle Alessandra Maiorino e il forzista Elio Vito, che si è dissociato dalle scelte del suo partito. E ancora, i Pd Emanuele Fiano, Simona Malpezzi e Pierfrancesco Majorino.
Hanno portato la loro testimonianza anche Paola Turci, Lella Costa, e Malika, la ragazza cacciata da casa perché lesbica.
Dalle 15 alle 18, sul palco è stato un ricco accavallarsi di voci. Ma non proprio di tutti: “Il video di Alessandra Mussolini sui nostri social non l’abbiamo messo perché per anni ci ha marciato sulla nostra pelle. Va bene allargare la battaglia ma c’è un limite e si chiama antifascismo” ha spiegato Luca Paladini, portavoce dei Sentinelli.
Lui, e il ‘padre' della legge, il deputato del Pd Alessandro Zan, hanno dato un messaggio chiaro: “Siamo qui perché non c’è più tempo, i numeri al senato ci sono. Si voti”.
Per Zan, la grande adesione alla piazza milanese “è un successo per la democrazia e dimostra che l’Italia è un paese civile e la stragrande maggioranza delle persone vuole una legge che tuteli le persone più vulnerabili”.
Anche il sindaco Giuseppe Sala, che non ha partecipato per la concomitanza con la festa dell’Inter da tenere sotto osservazione, ha parlato di una “battaglia di civiltà e progresso” nel messaggio inviato alla piazza.
Tutti gli interventi sono concordi nel criticare la contro proposta della legge del centrodestra. Tra questi, anche lo stesso deputato di Forza Italia Elio Vito, che invita il suo partito a votare per il ddl Zan. “Dividersi su questa legge mi pare francamente stupido - ha detto Vito -. La mia presenza qui ha fatto scandalo e mi sorprende, ho votato a favore alla Camera e credo che Forza Italia debba votare a favore. Non capisco perché il Centrodestra voglia fare una polemica su questa legge”.
“Sono sorpreso soprattutto - ha sottolineato - che il parlamento stia perdendo tanto tempo per approvare una legge giusta, scontata che dovrebbe essere votata all’unanimità”. Per Vito “La bandiera di Forza Italia si intona bene con i colori della bandiera arcobaleno”.
La pensa così anche Francesca Pascale, l'ex compagna di Silvio Berlusconi che non si spiega il comportamento degli azzurri. “Sono delusa - dice - da alcuni esponenti di Forza Italia che tendono ad abbracciare un’area sovranista più che essere fermi nell’area liberale in cui forza Italia è nata”.
“Non posso più votare per Forza Italia - ha aggiunto - finché continua a strizzare l’occhio a Salvini piuttosto che guardare al faro della libertà”. “Non mi sento più di appartenere a un partito che è più sovranista che liberale”. Quanto a Silvio Berlusconi, “posso solo confermare che non è un omofobo, non è un razzista, per questo sono sorpresa, capisco il dibattito politico ma non votare una legge che non fa male a nessuno non ci vedo nessuna logica” ha concluso.
La manifestazione che si è aperta con una sobria versione di 'Bella ciao' cantata da Milva si è e chiusa con la spumeggiante musica degli Abba e l’intramontabile Ymca dei Village People.