La discussione sull’estensione del coprifuoco divide la maggioranza di governo. La Camera dei Deputati ha bocciato l'ordine del giorno di Fratelli d'Italia che ne chiedeva l'abolizione, Lega e Forza Italia non hanno partecipato alla votazione facendo salire la tensione nei partiti di centrosinistra della coalizione. Il Pd, M5S e Leu si sono espressi per il no, e alla fine l'odg è decaduto, ma la polemica ha lasciato il segno.
Il coprifuoco, attualmente fissato alle ore 22 anche nelle zone gialle, è stato oggetto di una lunga e impegnativa discussione tra le forze di maggioranza, arrivando ad un compromesso nel documento dove si riformula l'odg di Fratelli d'Italia alla Camera: il Governo si "impegna a valutare nel mese di maggio, sulla base dell'andamento del quadro epidemiologico oltre che dell'avanzamento della campagna vaccinale, l'aggiornamento delle decisioni prese con il decreto-legge n. 52 del 2021, anche rivedendo i limiti temporali di lavoro e spostamento".
Una vittoria per il fronte dei cosiddetti “aperturisti” che come riferimento usano gli hashtag #IoApro, #AprireSenzaCondizioni e #noCoprifuoco, analizzati con l’intelligenza artificiale di *Kpi6.
Ad aprile, mese nel quale la protesta contro le chiusure è cresciuta con manifestazioni in tutta Italia, l’andamento delle conversazioni online non si è mai ridotto; sono solo cambiati gli hashtag più voluminosi su Twitter, ossia i contenitori tematici all’interno dei quali il fronte, molto ampio, favorevole alla riapertura delle attività commerciali ha veicolato i contenuti: si è passati da #IoApro ad uno più specifico #NoCoprifuoco, ma obiettivi, messaggi e quantità delle conversazioni pubblicate sono invariati e costanti.
Le forze dello schieramento del centro-destra, con netta prevalenza della Lega, sono attivissime sul coprifuoco e in generale sulla libertà dei gestori delle attività commerciali di poter riprendere a lavorare con prudenza, allentando gli attuali limiti. Il “rischio calcolato” al quale il Presidente Mario Draghi ha fatto riferimento viene menzionato spesso in rete, come supporto agli argomenti di chi è favorevole alla revisione o persino all’eliminazione dell’attuale coprifuoco.
Su Twitter le conversazioni con questo focus tematico sono state oltre 45mila. L’engagement, ossia il livello delle interazioni, è molto alto, 1,7%, superiore allo 0,7% osservato nelle precedenti analisi realizzate in concomitanza con le manifestazioni di protesta di inizio aprile, quando venne lanciato l’hashtag #IoApro.
Il sentiment è negativo con percentuali oltre 80%, così come la specifica analisi delle emozioni confermano il disappunto (55%) e la rabbia (30%), presenti nella prevalenza dei contenuti pubblicati dagli utenti.
Le forze politiche sul compromesso raggiunto dal Governo sembrano trasversalmente d’accordo, sebbene il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle invochino maggiore unità, senza cedere alla tentazione della campagna elettorale, mentre Matteo Salvini rivendica il successo politico del risultato ottenuto sul coprifuoco, rivedibile a maggio.
L’Italia si prepara a riaprire ma la gestione della pandemia resta un forte motivo di polemiche e divergenze. Anche oggi, così come abbiamo osservato negli ultimi due mesi di rilevazioni, i ristoranti e le scuole restano al centro della discussione in rete.
* Analisti: Gaetano Masi, Marco Mazza, Giuseppe Lo Forte
Giornalista, content editor: Massimo Fellini