AGI - Fratelli d’Italia insiste sulla necessità di eliminare il coprifuoco e lunedì sera mette in scena un flash mob davanti a palazzo Chigi. Ma la battaglia sarà sugli ordini del giorno. Giorgia Meloni invita il centrodestra a convergere sull'ordine del giorno del suo partito che sarà discusso nell'Aula di Montecitorio.
“Se si apre o se si chiude lo decide il governo, non gli ordini del giorno”, dice il leader del partito di via Bellerio, Matteo Salvini. Ma alla Camera, riferiscono fonti parlamentari del centrodestra, ci sarebbe anche un ordine del giorno targato Lega. Mentre Forza Italia ha chiesto al governo di intervenire, indicando che a metà maggio ci si prenderà l’impegno di modificare la misura.
Al momento l’esecutivo non cede ma il pressing affinché si trovi un compromesso che possa tenere in equilibrio tutta la maggioranza è forte. Forza Italia, secondo quanto si apprende, dopo aver invitato l’esecutivo a riformulare l’ordine del giorno, potrebbe votare il documento di Fdi, oppure virare su quello della Lega, chiedendo sempre che si trovi un punto di equilibrio.
Non è escluso, dice un 'big' del centrodestra, che alla fine si arrivi ad una soluzione che preveda nero su bianco l’impegno da parte del governo ad indicare degli step, sempre considerando i dati epidemiologici. Al momento però è scontro, con M5s e Pd che invitano la Lega a scegliere se essere al governo o all'opposizione.
L’indicazione di mantenere il coprifuoco alle 22 è arrivata dal Consiglio dei ministri che ha formulato il calendario delle riaperture, al di là delle considerazioni del Cts. Una valutazione politica quindi.
Ma nel giorno in cui è iniziato l’allargamento delle restrizioni si susseguono le proteste. A ribellarsi è oggi il settore dei matrimoni. Ma è stato proprio il Cts nell’ultima riunione ad esprimere parere negativo, a sottolineare che le modalità di aggregazione del settore legato ai matrimoni sono da paragonare a quelli delle feste in discoteche.
La polemica sul coprifuoco
La questione investe tutta la maggioranza e divide la Lega da Fdi. "Ho visto che Salvini sta su questi temi con una campagna che va oltre la legittima e normale discussione politica in cui ognuno abbia verso gli alleati un atteggiamento di comprensione. Ma quando firma una petizione, poi Meloni lo prende sul serio e presenta un ordine del giorno in Parlamento per abolire il coprifuoco. Vedremo cosa voterà Salvini", taglia corto il segretario del Pd Letta.
Sulla sua lunghezza d'onda l'ex premier e futuro capo del Movimento 5 stelle, Conte: "Salvini - si chiede - da che parte sta? Dalla parte di chi soffia sul fuoco o dalla parte di chi prova a spegnere l'incendio?".
"Tra Conte e Letta - taglia corto un esponente 'lumbard' - è iniziata la competizione per chi fa l'anti-Salvini...". "La domanda è una - dice il leader della Lega -: ma Letta e Conte che minacciano e insultano, si fidano degli italiani oppure no? Possiamo restituire a donne e uomini la libertà di uscire e lavorare, di giorno e di sera, almeno nelle Regioni gialle e sotto controllo, o teniamo tutti in casa ad oltranza? No al coprifuoco, sì a salute, lavoro e libertà. Io mi fido degli italiani".
Fdi chiede che l'alleato del centrodestra faccia sponda in Parlamento. "Leggeremo il testo ma il coprifuoco si cancella nel Consiglio dei ministri", la reazione. "Ho sottoscritto la petizione popolare degli amici della Lega per abolire il coprifuoco. Per questo invitiamo tutti i deputati a votare il nostro Ordine del giorno per cancellare questo provvedimento illogico", dice il capogruppo Lollobrigida ricordando che "fu proprio grazie a un Odg che riuscimmo a bloccare il Global compact per difendere i confini dell'Italia dall'immigrazione incontrollata".
"Avevo posto il coprifuoco alle 23, non facendone una bandiera, ma per poter aprire le attivita' serali con una certa capacita' organizzativa", dice la ministra di Iv, Bonetti. C'è fibrillazione pure sul 'Recovery'.
Il Movimento 5 stelle teme che la misura del suberbonus per il 2023 vada a finire su un binario morto. Continua una discussione sul Pnrr dopo l'illustrazione del piano da parte del presidente del Consiglio. Draghi replicherà martedì 27 aprile alle ore 11, poi andrà al Senato.
La maggioranza presenterà una risoluzione per approvare le comunicazioni del presidente del Consiglio, chiedendo allo stesso tempo che venga rispettata la centralità del Parlamento. Altro scontro in vista sulla mozione di sfiducia di Fratelli d'Italia al ministro Speranza che sarà discussa mercoledì al Senato. Ma la Lega ha fatto sapere nei giorni scorsi che non la voterà.