AGI - Scontro in Consiglio dei ministri sul decreto Covid. La Lega ha deciso di astenersi ritenendo il provvedimento troppo restrittivo. Il primo casus belli è rappresnetato dal coprifuoco che resta confermato alle 22, mentre il carroccio, facendosi forte anche del sostegno delle Regioni, aveva chiesto che slittasse di un'ora, alle 23.
Ma non è solo questo il punto che non è andato giù al Carroccio. Spiega Salvini: “La Lega chiede di dare fiducia agli italiani che hanno dimostrato per un anno pazienza e rispetto delle regole. Non potevamo votare un decreto che continua a imporre chiusure, coprifuoco, limitazioni. I dati sanitari fortunatamente sono in netto miglioramento, negli ultimi giorni sono migliaia i letti di ospedale che si sono liberati. Con rigidi protocolli di sicurezza, con prudenza e mantenendo le distanze, si può anzi si deve tornare a vivere e lavorare al chiuso e all’aperto".
Il leader della Lega avverte: "Voteremo il prossimo decreto se insieme al piano vaccinale e alla tutela della salute prevederà il ritorno alla vita e il ritorno al lavoro”.
Dure critiche a Salvini da parte del vicesegretario del Pd, Peppe Provenzano: "Una prova di irresponsabilità della Lega in Cdm. Questa linea ondivaga mette in difficoltà Draghi e l'intero Governo. Matteo Salvini ha problemi nei sondaggi e di competizione per la leadership con Meloni. Sta giocando una partita sua, ma lo fa sulla pelle degli italiani".
Le principali novità del decreto legge
Spostamenti tra Regioni
Dal 26 aprile chi è munito di certificazione verde potrà spostarsi da una Regione all'altra anche se si tratta di zone rosse o arancioni.
Sempre dal 26 aprile e fino al 15 giugno, in zona gialla e arancione, è possibile andare a trovare amici o parenti in una abitazione privata (diversa dalla propria) in 4 persone al posto di 2.
Scuola e Università
Scuola: dal 26 aprile e fino alla fine dell'anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%. Università: dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno.
Ristorazione (Ristoranti, pub, bar)
dal 26 aprile in zona gialla riaprono i ristoranti anche a cena, purché all'aperto.
Spettacoli
dal 26 aprile riaprono al pubblico in zona gialla cinema, teatri, sale concerto, live club.
È necessario che ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l'uno dall'altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all'aperto.
In relazione all'andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all'aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.
Manifestazioni sportive
Dal 1 giugno in zona gialla sono aperte al pubblico anche le manifestazioni e gli eventi sportivi di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Coni e del Comitato paralimpico. La capienza consentita è del 25% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 1000 spettatori per gli impianti all'aperto e 500 per quelli al chiuso.
Per eventi di particolare rilevanza e tenuto conto delle caratteristiche dei siti è possibile autorizzare la presenza di un numero maggiore di spettatori.
È possibile inoltre, anche prima del 1 giugno, autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza.
Piscine, palestre e sport di squadra Dal 26 aprile in zona gialla è consentito lo svolgimento all'aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di contatto.
Dal 15 maggio riaprono in zona gialla le piscine all'aperto. Dal 1 giugno in zona gialla riaprono le palestre.
Fiere e congressi
Dal 15 giugno in zona gialla riaprono le fiere.
Dal 1 luglio via libera a convegni e congressi.
Centri termali, parchi tematici e di divertimento
Dal 1 luglio in zona gialla sono consentite le attività nei centri termali e possono riaprire i parchi tematici e di divertimento.
Certificati verdi
Può avere il certificato verde:
chi ha completato il ciclo di vaccinazione (dura sei mesi dal termine del ciclo prescritto);
chi si è ammalato di covid ed è guarito (dura sei mesi dal certificato di guarigione);
chi ha effettuato test molecolare o test rapido con esito negativo (dura 48 ore dalla data del test).
Le certificazioni verdi rilasciate dagli Stati membri dell'Unione sono riconosciute valide in Italia. Quelle di uno Stato terzo se la vaccinazione è riconosciuta come equivalente a quella valida sul territorio nazionale.