AGI - Caos in 'Più Europa'. Nel corso dell'assemblea, riunita in streaming stamane, Emma Bonino ha annunciato la sua intenzione di lasciare il partito. Un gesto eclatante per cercare di sbloccare l'impasse in assemblea sulla convocazione del congresso, ostacolata dalla minoranza interna.
All'addio di Bonino ha fatto seguito, nel pomeriggio, l'annuncio di dimissioni da segretario da parte di Benedetto Della Vedova. La conseguenza del passo indietro di Della Vedova è che si andrà a congresso entro tre mesi e fino ad allora sarà la presidente Simona Viola a guidare il partito.
"Da molti mesi l'assemblea di Più Europa non riesce a trovare un accordo sulle regole per celebrare il prossimo congresso, che lo statuto prevede che si svolga ogni due anni", spiega il segretario dimissionario in una nota. "C'è stata, nelle diverse sessioni dell'assemblea degli scorsi mesi, un'escalation di tensione interna che ha portato oggi Emma Bonino ad annunciare in queste condizioni il suo abbandono del partito".
"È un'escalation che sento il dovere di interrompere - aggiunge -, consentendo che la parola torni ai nostri iscritti il più presto possibile. Rassegnerò quindi le mie dimissioni da segretario, atto che prevede automaticamente la convocazione di un nuovo congresso entro tre mesi", dice Della Vedova.
"Il partito è dei suoi iscritti e a loro intendo, allo stato dei fatti, sottoporre di nuovo la mia candidatura per la segreteria. Nel frattempo le funzioni di segretario saranno esercitate dalla presidente Simona Viola, alla quale va il mio ringraziamento per la disponibilità a farsi carico di una situazione così difficile".
Durissimo il 'j'accuse' di Bonino. "Siamo in piena turbolenza anche noi da mesi, per quanto riguarda il congresso c'è una proposta sui regolamenti del segretario e un altro documento anonimo, che nessuno ha firmato, ma si può benissimo capire da dove arriva", ha lamentato Bonino, accusando la minoranza di aver "sfiduciato i compagni membri del comitato di garanzia".
L'obiettivo, ha continuato, è di fare "un congresso che sarà fatto a tavolino", in cui "sarà fatto fuori Benedetto e poi magari tocca a me quando vi farà comodo". "Io penso che questi tre anni difficili e appassionanti sono un risultato che ci porta oggi in una situazione felice", ha obiettato.
"A questo gioco al massacro, tipo carciofo - ogni tanto ne facciamo fuori uno - non voglio giocare quindi me ne vado da sola sulle mie gambe a testa molto alta e orgogliosa di quello che con alcuni abbiamo ottenuto. Certo che non è una Ferrari ma un motorino che evidentemente pare far gola a molti "Non voglio stare in questo partito e ovviamente è a disposizione anche il seggio al Senato, perché la vostra cupidigia è senza limiti", ha attaccato.
"Tanto è già pronta la nuova leadership plurale - ha ironizzato - ma se si presenta con queste credenziali da epurazione io, fossi in voi, ci penserei un po'. In ogni caso me ne vado a testa alta alta prima che mi facciate fuori voi, perché così va a finire"