AGI - "Cancri da estirpare". Rocco Casalino si riferisce con queste parole ad "alcuni elementi devastanti che riescono a distruggere anche il bello del Partito Democratico". Parole pesanti, come fa notare la conduttrice della trasmissione di Rai1 "Oggi è un altro giorno", Serena Bortone, "anche per il rispetto che si deve ai malati", sottolinea. Il portavoce dell'ex premier Giuseppe Conte fa un passo indietro: "Hai ragione, ho usato una espressione sbagliata", ma le sue parole provocano la reazione del Partito.
Successivamente sono arrivate le scuse di Casalino: "Mi sono già scusato in diretta per la mia frase che è stata oggettivamente infelice, soprattutto per l’espressione usata". Ma il portavoce dell'ex premier aggiunge: "Ciò che volevo dire è che il Pd è una comunità fatta di tante persone straordinarie come Zingaretti e tanti altri che ho avuto modo di conoscere di persona. Ma che al suo interno, purtroppo, ci sono alcune persone che lavorano per distruggere ciò che tutti gli altri costruiscono con fatica e sacrificio, che per una mera lotta di potere minano il concetto più nobile del fare politica. Ad ogni modo mi scuso ancora per l’espressione usata".
Le parole di Casalino hanno fatto montare la rabbia fra i dem. "Che Casalino vada in giro, e alla Rai, a giocare sulla malattia, sulla pelle degli altri e sulla dignità di una comunità politica, la mia, anche no. Non sarò io a fare interrogazioni, a chiedere dimissioni o prese di distanza, ma un minimo di rispetto sì", scrive Filippo Sensi. Molto più dure le reazioni da parte di altri esponenti dem di Base Riformista, l'area che fa riferimento a Luca Lotti e Lorenzo Guerini.
Il deputato Pd, Enrico Borghi, si rivolge direttamente a Giuseppe Conte: "Professor Giuseppe Conte, il suo portavoce ha appena definito molti parlamentari Pd che l'hanno sostenuta 'cancri da estirpare'. È ancora il suo portavoce? Nel caso, rappresenta il suo pensiero?! In caso contrario, attendiamo dissociazione". Il senatore e presidente della Commissione Affari Costituzionali, Dario Parrini, chiede che sia tutto il partito a stigmatizzare le parole di Casalino: "Insultando una parte del Pd (che secondo lui contiene "cancri da estirpare"), Rocco Casalino insulta tutto il Pd. Tutto il Pd dovrebbe pacatamente replicargli che le sue parole non dicono nulla di serio sul nostro partito. Invece dicono tutto, purtroppo, di Casalino".
Da parte della maggioranza arriva la condanna di Nicola Oddati, già membro della segreteria di Nicola Zingaretti: “Sono del tutto inaccettabili i gravissimi insulti del signor Rocco Casalino alla comunità del Partito Democratico, intollerabili per gli argomenti e le parole usate. Se ne vergogni e porti rispetto per una comunità che ha tanto da insegnare, un largo consenso nel Paese e migliaia di eletti nelle istituzioni”.
Andrea Romano, deputato e componente della Commissione di Vigilanza Rai, sottolinea la gravità delle parole di Casalino, ma chiede anche ai vertici Rai di intervenire: "Non è in alcun modo tollerabile che qualcuno (Casalino o chiunque altro) definisca il Partito Democratico un corpo con 'cancri da estirpare', offendendo tutti i malati oncologici e una grande comunità politica come quella del Pd, per di più su una rete del servizio pubblico.
Se fossero confermate le affermazioni fatte da Casalino a Serena Bortone nel corso del suo programma ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai 1, l’amministratore Delegato Rai e il Direttore di Rai 1 ne dovranno rispondere al piu presto in commissione di Vigilanza. Ora basta”, dice Romano. "Anche una volta che si smetta di esercitare un ruolo pubblico delicato non credo che debba venir meno l'impegno ad esercitarlo con disciplina ed onore.
Nelle parole di Rocco Casalino di oggi sui cancri da estirpare in uno dei partiti che ha sostenuto lealmente il Governo per cui lavorava non c'è né l'una né l'altro", osserva il deputato e costituzionalista, Stefano Ceccanti. Per Matteo Orfini, le parole di Casalino rappresentano la fine di una stagione.
Ma Orfini ne approfitta per lanciare un affondo a quanti, nel Pd, lavorano all'alleanza con i Cinque Stelle guardando alla figura di Giuseppe Conte quale interlocutore: "Secondo il portavoce del presunto, punto di riferimento di tutti i progressisti, nel Pd ci sono 'cancri da estirpare'. Direi che possiamo considerare questa garbata esternazione la chiusura di una stagione piuttosto infelice. E magari cominciare a ricostruire senza subalternità".