AGI - La bozza del prossimo Dpcm anti-Covid sarà comunicata con largo anticipo alle Regioni: lo ha assicurato il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini: "Il governo sta lavorando intensamente in queste ore sul nuovo provvedimento anti-Covid. Sono naturalmente in costante contatto con Palazzo Chigi e contiamo di farvi avere, nella giornata di domani, con grande anticipo rispetto alla scadenza del 5 marzo, una prima bozza del Dpcm" avrebbe assicurato il ministro durante l'incontro con le Regioni.
"Per l'esecutivo Draghi - avrebbe aggiunto - è fondamentale il confronto costante con le Regioni e anticipare le decisioni, in modo da lasciare ai cittadini il tempo necessario per poter organizzare la propria vita".
"Il sistema a fasce verrà mantenuto. Finora è stato scongiurato un lockdown generalizzato e questo deve essere l'obiettivo principale anche per le prossime settimane e per i prossimi mesi" ha aggiunto Gelmini alle Regioni: "State certamente notando un cambio di metodo. Ci siamo visti domenica e ci stiamo rivedendo oggi. Gli incontri saranno sempre più frequenti e costanti" ha aggiunto.
"Prima importante novità", ha proseguito il ministro, è che "le nuove eventuali misure di chiusura non scatteranno più dalla domenica, ma dal lunedì successivo. Questo avevano chiesto le Regioni, e lo avevo condiviso, questo abbiamo ottenuto. Così aiutiamo anche le attività economiche che non perderanno il week end di lavoro".
"Il ministro Franceschini - ha aggiunto Gelmini - ha avviato un confronto con il Cts per far in modo che, superato il mese di marzo, si possano immaginare riaperture con misure di sicurezza adeguate. E' un percorso, non è un risultato ancora acquisito. Ma è un segnale che va nella giusta direzione. E che speriamo possa presto coinvolgere anche altre attività economiche. Non dobbiamo correre il rischio di dare un messaggio sbagliato ai cittadini, bisogna assolutamente scongiurare la terza ondata. Ma lavoriamo, con fiducia, per un graduale, responsabile e attento ritorno alla normalità", ha concluso.
Il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ha accolto con cauto favore le novità: "Prosegue l'interlocuzione con il Governo. A fronte del documento presentato dalle Regioni la scorsa settimana, stamattina sono arrivate alcune prime risposte positive, ma su altri temi - ha precisato - occorrono ulteriori riscontri. In particolare, occorre una decisa accelerazione sul piano vaccini, una revisione dei criteri per l'assegnazione delle fasce e una valutazione preventiva sull'impatto delle varianti".
Intanto, la Regione Emilia Romagna sta valutando anche per la Città Metropolitana di Bologna misure più restrittive come quelle in atto dal 25 febbraio in 14 Comuni del circondario Imolese in 'arancione scuro':