AGI - Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è stato "molto schietto" nel suo primo intervento da premier al vertice in videoconferenza dell'Ue.
Ha tracciato una linea chiara e concreta: accelerare sui vaccini, mettere alle strette le aziende che non rispettano i contratti bloccando loro l'export e favorire un approccio comune sui test. "Per rallentare la corsa delle mutazioni occorre aumentare le vaccinazioni. Serve un'azione coordinata a livello europeo, rapida e trasparente", ha esortato.
Tra le proposte che ha avanzato Draghi per dare una spinta alla campagna vaccinale vi è anche la "possibilità di dare priorità alle prime dosi alla luce della recente letteratura scientifica". Ma è stato netto sull'essere rigorosi contro le aziende farmaceutiche che vengono meno alle loro obbligazioni contrattuali.
"Le aziende che non rispettano gli impegni non dovrebbero essere scusate", ha ribadito. Per questo ha sollecitato "un coordinamento per l'autorizzazione all'export" per impedire, a chi non consegna all'Ue cio' che dovrebbe, di spedire all'estero le dosi. Il modello è quello già adottato dagli Stati Uniti e in parte dalla Gran Bretagna.
Il capo di Governo ha confermato la necessità di solidarietà da parte dell'Unione europea tramite il sostegno allo strumento Covax per fornire i vaccini ai Paesi a basso reddito ma non ha mancato di fare notare che non è il momento di fare donazioni in Ue per una questione di credibilità nei confronti dei cittadini europei, visti i ritardi nelle vaccinazioni.
L'ex presidente della Bce, prima del vertice aveva avuto colloqui bilaterali con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, con il presidente francese, Emmanuel Macron, e con i leader delle Istituzioni di Bruxelles.
La sua partecipazione era attesa con fermento dagli altri capi di Stato e di Governo. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, lo ha accolto con un messaggio di benvenuto a inizio lavori e ha espresso cordoglio a nome di tutto il Consiglio per l'attacco in Congo in cui sono stati uccisi l'ambasciatore italiano, Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista, Mustapha Milambo.
"Condanniamo fermamente l'attacco a una delegazione in viaggio per una visita sul campo del Programma alimentare mondiale nell'Est della Repubblica Democratica del Congo. Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio all'Italia e le nostre condoglianze alle famiglie delle vittime", hanno poi scritto i leader nella dichiarazione finale del video summit.