AGI - Il nome del centrosinistra per le suppletive a Siena non può essere 'calato dall'alto'. Simona Bonafè non prende bene la voce di una possibile candidatura di Giuseppe Conte per il collegio della Camera lasciato libero da Pier Carlo Padoan. La segretaria del Pd toscano ricorda che in quella Regione il partito vince, e bene, da tempo e che anche alle ultime regionali M5s ha scelto di andare da solo. E per definire le alleanze del partito per il futuro serve 'un congresso'.
Precisa Bonafè: "È chiaro che non c'è niente di personale nei confronti della figura di Conte, che anzi ha tutto il mio apprezzamento. Però c'è un problema innanzitutto di metodo: penso che le candidature dei seggi toscani debbano essere espressione del territorio e decise dal territorio, o perlomeno insieme al territorio. Parliamo di una realtà, la Toscana, dove il Pd ha vinto tutto nell'ultimo periodo: alle Europee del 2019 e anche alle Regionali dello scorso settembre siamo stati la regione dove il Pd ha preso più voti, abbiamo riconquistato città importanti come Livorno che erano governate dal M5s. Il Pd toscano è un partito in salute ed è un errore incomprensibile calare una candidatura dall'alto".
Non siete stati consultati? "Io ho appreso dai giornali di questa candidatura. Ne faccio una questione di metodo e di rispetto del territorio. Se si vuole discutere del profilo migliore per il collegio di Siena, una figura che rappresenti un territorio e sia competitiva, facciamo un percorso dentro la coalizione di centrosinistra e confrontiamoci su nomi e idee. Se invece si vuole calare dall'alto Conte in virtù di uno schema politico deciso altrove, allora dico che per decidere le alleanze non servono le suppletive ma un congresso dove si chiamano iscritti e elettori".