AGI - "Nel parlamento faremo appello ai rappresentanti dei cittadini perché tutti si assumino le proprie responsabilità. Ci sono forze liberali ed europeiste che possono convergere in questo sforzo". A dirlo è il segretario Nicola Zingaretti parlando alla direzione nazionale del Partito Democratico e commentando l'attuale crisi di governo in atto.
"Rifiutiamo qualsiasi ipotesi di coinvolgimento delle forze di destra nazionalista. Vogliamo garantire trasparenza perché questa crisi approdi in un percorso parlamentare: questo governo è un governo parlamentare, non figlio di un diretto mandato parlamentare. Sarà quello il luogo in cui si dovranno assumere decisioni".
Il leader dem ha sottolineato come "il campo di forze progressiste ha ricominciato a vincere. I nostri elettorati, che nel 2019 erano in totale contrapposizione, hanno cominciato ad avvicinarsi, a volte anche prescindendo dai vertici". Per poi aggiungere: "Lo stesso elettorale che punisce chi divide, chi isola e chi rompe facendo vincere la destra".
"Voglio rassicurare tutti - aggiunge - che il Pd ha fatto di tutto in questi mesi e in queste settimane per fare prevalere una vocazione unitaria che garantisse al Paese una guida all'altezza dei bisogni delle persone, rispettando gli alleati e garantendo governabilità. Abbiamo fatto di tutto in queste ultime settimane per scongiurare la crisi, ascoltando tutti e promuovendo una verifica e un rilancio dell'azione di governo".
"Lo dico non a caso: fino all'ultimo istante abbiamo promosso uno spirito unitario non per rimanere fermi, ma a far procedere L'apertura della crisi ha aperto una grave frattura che noi non abbiamo voluto, ma abbiamo fatto di tutto per scongiurare". Il Pd "si colloca di nuovo lontano da egoismi, da particolarismi, ma a difesa del nostro Paese contro derive avventuristiche".
Per il segretario "è il Pd che ha detto, fin dal primo momento di questo governo, che non avremmo mai sostenuto una idea di governabilità fine a sé stessa solo per la conservazione del potere. Questo non ci interessa". Poi ricorda: "Abbiamo condiviso con Italia Viva, con Leu e con M5s la esigenza di un governo per superare ritardi e fragilità, rifiutando i rischi dell'immobilismo. Penso sarà opportuno dopo il passaggio parlamentare tornare in direzione e quella sarà la sede delle scelte che dovremo fare".
Analizzando il momento Zingaretti sottolinea che "il rilancio economico e produttivo nasce dalla sconfitta del virus, sulla quale ci stiamo cimentando. Insieme a questo ci siamo fatti carico dentro all'impegno per la battaglia sanitaria di politiche per non lasciare nessuno indietro. Tragica sarebbe stata la sottovalutazione di cio' che sta avvenendo".
"Mentre combattevamo il Covid - ha aggiunto - ci siamo resi conto che il nostro obiettivo non poteva essere il ritorno al modello di sviluppo precedente. Con l'azione europea abbiamo conquistato la scelta dell'Europa per una nuova frontiera di sviluppo. Nulla ci è stato regalato, nulla è stato scontato".
Il segretario del Pd ha rimarcato come "la formazione di questa maggioranza nel 2019 ha aperto una fase nuova nella democrazia italiana dopo la sconfitta del 2018. Si è aperta una fase nuova caratterizzata dalla ricollocazione della democrazia italiana nel migliore europeismo". E ancora: "Senza le scelte compiute dall'Europa, i Paesi europei sarebbero piombati nel caos a causa del coronavirus. E' stata la nostra presenza e il ruolo del governo italiano a rappresentare la garanzia di nuovi rapporti euro-atlantici".
"Son convinto che l'Italia ha bisogno e ha diritto alla speranza, a una possibilità di rinascita. Dopo l'approvazione della bozza di Recovery Plan dobbiamo avviare un metodo concertativo di ascolto del paese per dare risposte a famiglie, persone e paese", ha dichiarato ancora Zingaretti. "L'Italia ha diritto a una classe politica che ora deve concentrarsi nell'offrire opportunità e futuro".