AGI. - Ora un governo che sappia ascoltare e una politica che metta uno stop ai personalismi. E' la richiesta del presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che in un'intervista al 'Corriere della sera' non risparmia critiche all'esecutivo che "non ha mai dato risposte" a proposte e istanze delle imprese e non ha mai interpellato le parti sociali sul Recovery "approvato senza dibattito e confronto", risultando privo di una "visione".
L'augurio di Bonomi è che arrivi "un governo disponibile ad ascoltare chi ha dimostrato capacità di far crescere il Paese", visto che "l'industria manifatturiera è quella che tiene in piedi" l'Italia. Ai nostri politici Bonomi chiede di "uscire dalla gabbia dei personalismi": "Nessuno - osserva - parla più della realtà ma la realtà bussa alla porta e presenta il conto".
Secondo il leader degli industriali, il piano del governo per il Recovery non è "adatto a cogliere un'occasione unica" e non se ne capisce la coerenza; un errore non prendere il Mes. "Il Paese - sottolinea Bonomi - è sfiduciato, non ne può più di decisioni che cambiano ogni pochi giorni o di scoprire solo nelle conferenze stampa della domenica cosa si potrà fare il lunedì". A fronte dell'aumento del debito, Bonomi si chiede cosa succederà quando gli altri Paesi ripartiranno se l'Italia resta ferma come in passato.
Secondo il presidente di Confiundustria, il Paese rischia un dramma sociale sul fronte occupazione e il modello di Cassa integrazione Covid alla lunga non può funzionare. "La politica - ribadisce in conclusione Bonomi - esca dalla gabbia dei personalismi e guardi in faccia la realtà".