AGI - Nel governo sembrano aver "perso la testa" e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, deve "recuperare la lucidità". Lo ha dichiarato in un'intervista a 'El Pais' il leader di Italia viva, Matteo Renzi. "Molti di quelli che in pubblico prendono le distanze da me, in privato riconoscono che le nostre critiche sono corrette e veritiere. Per questo spero che Conte si trattenga", ha detto Renzi a proposito della decisione di affidare a una cabina di regia la gestione dei fondi europei, "e' lui ora quello che va contromano in autostrada. Se recupera la lucidità e frena questa proposta assurda, siamo disposti a ragionare sulla questione".
Secondo Renzi, "regna l'improvvisazione". "Non hanno parlato con i sindaci, con i sindacati, con gli imprenditori, con il terzo settore; è come se avessero persa la testa". "Un tecnico a Palazzo Chigi ha deciso la notte come spendere 200 miliardi che sono la nostra ultima grande opportunità per pensare al futuro dei nostri figli", ha aggiunto l'ex premier.
Conte "chieda scusa" o Iv toglierà l'appoggio
Per evitare che Italia viva tolga l'appoggio al governo, Giuseppe Conte deve "chiedere scusa" e ritirare la proposta di una cabina di regia per la gestione dei fondi europei, ha proseguito Renzi, avvertendo che, in caso contrario, i numeri per una nuova maggioranza potrebbero esserci.
A una domanda su un eventuale data limite per risolvere la crisi, Renzi ha affermato che "dipende da Conte, deve trattenersi, chiedere scusa e ricominciare". L'ex premier ha risposto "credo di sì" all'intervistatore che gli chiedeva se ci fossero i numeri per eleggere un nuovo esecutivo ma, ha aggiunto, "prima di arrivare a questo, mi piacerebbe che il presidente del Consiglio recuperi la tranquillità e venga in Parlamento per cambiare tutto".
Paragonando l'atteggiamento di Conte alla richiesta di "pieni poteri" avanzata a suo tempo da Salvini, Renzi ha affermato che la differenza tra i due è che il leader leghista li aveva domandati "in costume da bagno e con un mojito in mano", mentre il premier lo fa "in giacca e cravatta dentro un ufficio".
Se il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non coinvolgerà il Parlamento nella discussione sull'utilizzo dei fondi europei per l'emergenza Covid, Italia Viva ritirerà l'appoggio al governo. E poi : "Se Conte vuole pieni poteri come li chiese Salvini, io dico di no", "è una questione di rispetto delle regole. In quel caso, ritireremo l'appoggio al governo".
Non è un "problema di posti nel governo", che pure "sono stati offerti" a Italia viva, ad aver spinto Matteo Renzi a minacciare di ritirare l'appoggio al governo, ha spiegato l'ex premier. "Il meccanismo di dibattito previsto dalle regole istituzionali non può essere sacrificato con un piccolo accordo. Non posso accettarlo", ha dichiarato Renzi, "Italia viva è un piccolo partito ma siamo decisivi per il governo".
Operazione Conte bis "un capolavoro tattico"
Renzi ha ribadito di credere che Conte "farà marcia indietro" sulla cabina di regia e ha rivendicato come un "capolavoro tattico" l'operazione parlamentare che portò a un 'Conte bis' in seguito allo strappo di Salvini. "Il presidente del Consiglio ha lavorato per andare avanti durante la pandemia e in alcune cose lo ha fatto meglio che in altre", prosegue l'ex premier, "però non si può accettare che in nome dell'emergenza, a 10 mesi dal suo inizio, si arroghi tutti i poteri dello Stato per spendere questi 200 miliardi. Non ci siamo liberati di Salvini per questo".
"Abbiamo 200 miliardi di euro, però non sappiamo chi ha deciso come spenderli", ha detto ancora Renzi, "è apparso solo un documento che dice cose come 'per il turismo 3,2 miliardi'. Il turismo è cruciale per l'Italia. I nostri amici spagnoli saranno contenti se investiamo solo questa cifra. E' assurdo che un Paese come il nostro, con un patrimonio culturale e la capacità di attrarre visitatori, investa l'1,5% dei fondi in questo settore. Chi ha deciso questa follia? E questo è solo l'inizio".