AGI - "Ogni categoria ha ragione a protestare ma se perdessimo altro tempo potremmo compromettere il futuro del Paese per sempre. Abbiamo seguito gli esperti ora usiamo i soldi del Mes". Lo ha detto in un’intervista a La Stampa la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa: “Alla fine è stata adottata la linea indicata dagli scienziati. Erano partiti appelli da parte del Presidente della Repubblica, da parte di un gruppo qualificato di cento scienziati e non solo da loro. La massima precauzione è un principio superiore al quale devi ispirare ogni tua decisione. Si poteva fare un po' meno o un po' di più. Si è salvata la scuola, salvaguardando quel bisogno di istruzione, di vita sociale che si apprende nella prima parte della vita. Si è messo in salvo l'essenziale. Un po' come quando devi abbandonare di corsa la casa e devi portare con te le cose più importanti”.
E aggiunge: “Lo scopo di questo provvedimento è abbattere nell'arco di un mese la curva dei contagi. Abbiamo dovuto assumere il decreto con un'urgenza enorme perché se c'è una lezione che abbiamo imparato, è questa: non devi concedere un minuto di tempo al virus, che corre con un'accelerazione spaventosa. Dobbiamo correre più in fretta. È il modello sperimentato dai cinesi, che hanno assalito anche piccolissimi focolai con un fuoco enorme”.
Ma non si nasconde che “ognuna di queste categorie ha ragioni che sono risuonate nelle stanze della politica e hanno lambito quelle della scienza. L'Italia è l'unico paese che per ogni settore economico ha emanato linee-guida per riprendere le proprie attività. Non è bastato. Alla rabbia di tanti il governo deve dare una risposta. C'è un impegno del presidente Conte: sarà una risposta rapida efficace. Per chi chiude un'attività culturale o ricreativa, dovrà esserci un ristoro totale”.