AGI - Un pareggio firmato Lukaku che però vale solo un punto. Un poker in trasferta. La serata Champions delle italiane, rispettivamente Inter e Atalanta, si può sintetizzare così. Ma vediamo il dettaglio delle partite.
Inizia con un pareggio il cammino in Champions League dell'Inter, che non va oltre un 2-2 casalingo con il Borussia Monchengladbach. Ai nerazzurri non basta la doppietta di Lukaku, provvidenziale nel finale a salvare i suoi dopo che Bensebaini e Hofmann erano riusciti a ribaltare incredibilmente la gara.
Un solo punto quindi per la squadra di Conte, che parte con un mezzo passo falso. Tanto equilibrio nelle primissime battute di gioco che rischia di spezzarsi al 21', quando Eriksen riceve da Darmian e calcia di prima intenzione, trovando la respinta di Elvedi a pochi passi dalla porta. Non tantissime le occasioni da gol, i nerazzurri provano comunque a spingere mettendo in affanno i tedeschi, che al 41' rischiano di andare sotto sull'iniziativa di Lukaku: il belga si libera bene al tiro, ma il suo destro finisce a lato di pochissimo.
L'appuntamento con il gol per il bomber di Conte arriva ad inizio ripresa, quando riesce a risolvere un'azione confusa sotto porta piazzando il destro che vale l'1-0. Il Borussia però non ci sta e al 60' trova l'episodio per rimettere in piedi la gara, soprattutto grazie ad un pastrocchio dell'Inter: de Vrij sbaglia il disimpegno, Vidal sgambetta Thuram in area e l'arbitro (richiamato al Var) assegna il rigore. Bensebaini non sbaglia e fa 1-1. I nerazzurri le provano tutte per tornare avanti, ma all'81' sono sfortunatissimi sulla girata al volo pazzesca di Lautaro che si stampa sul palo, poi passano clamorosamente in svantaggio con la rete di Hofmann, che scappa alle spalle di Vidal e beffa Handanovic per l'inaspettato 2-1 ospite. Al 90' ci pensa il solito Lukaku a salvare l'Inter da quella che sarebbe stata una sconfitta pesante, firmando la doppietta personale valevole per il 2-2 finale.
L'Atalanta invece riprende alla grande la propria avventura nella nuova stagione di Champions League, travolgendo a domicilio il Midtjylland nella gara d'esordio del Gruppo D. 4-0 il finale grazie alle reti di Zapata, Gomez, Muriel e il nuovo arrivato Miranchuk. Sotto una pioggia scrosciante la Dea parte bene e con Zapata porta i primi due pericoli verso la porta di Hansen: il colombiano prima colpisce un palo, poi trova la buona risposta del portiere locale.
Al terzo tentativo, poco prima della mezz'ora, l'attaccante nerazzurro stavolta colpisce, sfruttando l'assist di Romero per firmare l'1-0. La risposta danese non si fa attendere e arriva qualche istante più tardi, con Dreyer che tenta di piazzare il mancino sul primo palo, chiamando all'intervento un attento Sportiello. Ma dall'altra parte l'Atalanta è letale e già prima dell'intervallo chiude la pratica portandosi sul 3-0 con la perla del Papu Gomez dalla distanza e il tap-in di Muriel sotto porta.
Nella ripresa normale amministrazione per la squadra di Gasperini, che rischia poco o nulla e avrebbe più occasioni per incrementare maggiormente il punteggio, in particolare con Pasalic e Ilicic che non trovano il modo di battere il portiere. Poker bergamasco che arriva comunque nel finale con la perla di Miranchuk, che bagna l'esordio in nerazzurro con un gran gol che vale il definitivo 4-0.
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