AGI - Il premier, Giuseppe Conte, ha convocato una nuova riunione alle 16 a Palazzo Chigi sul nuovo Dpcm. Lo ha riferito l ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ospite di 'In mezz'ora in piu'' su Rai3.
Arcuri: "Clima coeso fra governo e regioni"
Trasporto pubblico, orari di entrata e di uscita degli studenti, apertura di bar e ristoranti. Sono alcuni dei capitoli esaminati dal governo insieme ai rappresentanti delle Regioni e dei Comuni nel corso di una lunga riunione convocata in vista delle nuove misure per il contrasto della diffusione del coronavirus che l'esecutivo dovrebbe a varare questa sera. "Non c'è stato alcun dissidio, alcuna asperità. Il governo, le regioni e i comuni lavorano, com'è giusto che sia, all'unisono", assicura il commissario straordinario Domenico Arcuri, al termine del vertice.
Molte le richieste giunte dalle Regioni. L'esigenza di alleggerire il trasporto pubblico locale viene sottolineata dal presidente Stefano Bonaccini. Dopo "il potenziamento delle linee e delle corse" fatto nei mesi scorsi, ora - sostiene - "si tratta di riorganizzare laddove possibile i tempi dei servizi e delle città". Le Regioni propongono "di estendere ovunque possibile il ricorso allo smart working, fino al 70%, a partire dalla pubblica amministrazione per i lavoratori non impegnati nella gestione delle emergenze". Si deve poi "incidere maggiormente sugli scaglioni di ingresso e uscita dalle scuole. Su questo punto specifico - prosegue Bonaccini - come sulla possibilità di rafforzare negli istituti superiori (soprattutto per le ultime tre classi) la didattica integrata già sperimentata in questo mese, abbiamo chiesto al Governo un'indicazione puntuale nel Dpcm".
I sindaci: disciplinare ingresso e uscita dalle scuole
Sulla stessa linea è il presidente dell'Anci, Antonio Decaro. "Noi sindaci riteniamo indispensabile una disposizione urgente e nazionale che disciplini gli orari di ingresso e di uscita degli studenti delle scuole superiori. E' passato il tempo delle conferenze di servizi", conclude. Le prime rassicurazioni sul punto sono giunte dal ministro dei Trasporti Paola De Micheli. "Abbiamo concordato un sistema di orari per le scuole superiori più flessibile di quello in vigore e un'ulteriore spinta sulla flessibilità degli orari per il lavoro. Lo smart working aumenterà la sua percentuale che attualmente è al 50%". Il tetto di capienza dell'80% per il trasporto pubblico, rileva, invece non cambierà anche perché, sottolinea, "tutti gli studi internazionali dicono che il contributo del trasporto pubblico al contagio è bassissimo: è pari all'1,2%".
Sui bar e la ristorazione per le Regioni "andrebbe confermata l'attuale previsione per la chiusura delle attività alle ore 24, specificando che la successiva apertura non può avvenire prima delle ore 5". Da valutare inoltre "una misura che consenta dopo le ore 18 il solo consumo al tavolo" per contenere gli assembramenti, e anche maggiori controlli anti movida e la "sospensione per sagre, feste e fiere di paese".
Nessuna limitazione per parrucchieri, palestre e piscine
Non previste, stando sempre alle parole di Bonaccini, limitazioni "per parrucchieri e centri estetici, così come neppure per palestre e piscine". Necessario infine concedere ai farmacisti la possibilità di poter effettuare tamponi e screening e test salivari e prevedere una maggiore flessibilità per il reclutamento del personale da impiegare nelle strutture ospedaliere e nei servizi territoriali e prevedere ristori economici per le attività economiche e produttive interessate da eventuali limitazioni. Su questo ultimo punto prossimamente si aprirà un confronto con i ministeri dell'economia e dello sviluppo economico.