AGI - L’individuazione di due parlamentari positivi al coronavirus ha rallentato per 24 ore e poco più le attività del Senato; il lavoro del Parlamento prosegue, nonostante l’emergenza nel Paese non sia affatto conclusa. Casellati e Fico hanno ribadito l’impegno delle Istituzioni per assicurare la continuità legislativa.
Già ieri il presidente del Senato aveva escluso un ‘lockdown’ per Palazzo Madama dopo che due senatori del Movimento 5 stelle erano risultati contagiati. “Non l'ho fatto neppure nel periodo più acuto della pandemia e sarebbe assurdo che succedesse adesso”, aveva affermato Casellati che aveva sconvocato le commissioni “esclusivamente per effettuare gli accertamenti imposti dai protocolli di sicurezza”. Oggi la seconda carica dello Stato ha confermato che “il Senato non chiude” e che dopo le verifiche “le commissioni hanno ripreso regolarmente i propri lavori" anche perché dalle analisi svolte su altri parlamentari non sono al momento emersi nuovi casi. L'accertamento della positività di due senatori – ha sottolineato ancora – “è stato affrontato con il necessario rigore ma anche con la consapevolezza che le attività devono andare avanti".
Anche per Roberto Fico “non ci sarà alcun fermo dei lavori, perché non ce n’è alcun motivo né bisogno. Casellati è stata chiarissima, io sono con lei", ha detto il presidente della Camera escludendo il rischio di uno slittamento del Dl Agosto. Slittamento che anche al Senato non ci sarà, come ha confermato questa mattina la conferenza dei capigruppo. La commissione Bilancio terminerà dunque i lavori sul provvedimento domani e il testo sarà esaminato dall'Aula lunedì, come previsto.
Per il presidente della Camera, è inoltre "giusto mantenere le Camere aperte ed è giusto che si facciano i tracciamenti rispetto ai contagi e si vada avanti normalmente come qualsiasi altro tipo di struttura. Casellati, da questo punto di vista, sta facendo un ottimo lavoro".
Intanto si riaccende il dibattito sulla possibilità di partecipare in collegamento video alle sedute delle Camere. Lo ha fatto con una intervista al Corriere della Sera Giuseppe Brescia, presidente M5s della Commissione affari costituzionali di Montecitorio. “È inaccettabile che in cinque mesi non si sia convocato il tavolo tecnico. Ai tempi del lockdown ci furono due mesi di sospensione dei lavori. Fatto grave, anche se comprensibile, visto che eravamo all’inizio. Ma ora no”. Secondo il deputato del movimento 5 stelle probabilmente non si è provveduto prima “forse per un malinteso senso di prudenza e di rispetto delle istituzioni” ma ora “chiediamo le sedute a distanza proprio per far funzionare il Parlamento. Si muovano sia Fico sia Casellati. Anche perché – ha concluso - l’inverno è a rischio Covid e c’è paura tra parlamentari”.