AGI - “Siamo il più grande gruppo di maggioranza, sia alla Camera che al Senato. Nessuno può pensare di approfittare di questo frangente per far finta che il M5S non esista.
Il M5S c’è, come dimostra il risultato del referendum, ha i suoi ministri, i suoi sottosegretari e i suoi parlamentari. Qualsiasi cosa si voglia fare, si deve passare da noi”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera il deputato 5Stelle Davide Crippa, secondo il quale “Conte sa benissimo che il Movimento è la forza più leale che ha in Parlamento e che non può prescindere da noi”.
Non è un vero e proprio segnale di avvertimento al premier ma per il parlamentare si tratta del tentativo di “mettere al centro le tematiche politiche vere che impattano sulla vita dei cittadini”. “Ripartiremo con decisione sul coinvolgimento sul Recovery fund – promette -, transizione industriale, ambientale, energetica, con il divieto di nuove trivellazioni, e digitalizzazione: abbiamo un’occasione unica e serve il coraggio di attuare scelte di cambiamento vero”.
Per Crippa il Movimento non è nel caos e non si corrono rischi di strappi, anche perché – si chiede: “Per andare dove?”. Secondo Crippa, infatti, “è sbagliato ritirarsi proprio quando dobbiamo mettere maggiore impegno. Il 70 per cento preso al referendum, che solo noi abbiamo sostenuto, dovrebbe dire a tutti qualcosa. Invece sembra che qualcuno abbia scelto la strada di lamentarsi senza contribuire a dare nuove soluzioni”.
Quanto agli Stati generali, “dobbiamo partire da una scelta organizzativa”, ovvero “stabilire in modo chiaro come il Movimento dovrà cambiare in termini di struttura organizzativa, dai territori fino alla guida del movimento, e questo lo dobbiamo fare a breve. I temi seguiranno un percorso più lungo, con approfondimenti tematici che, da ingegnere, sono convinto non si possano esaurire in pochi giorni”, sottolinea il deputato 5S.