AGI - “A Roma il Pd aspetta un big che non arriva. Mi candido a fare la sindaca”. Lo annuncia, in un'intervista a Repubblica, la senatrice Pd, Monica Cirinnà: “Io non cerco poltrone né uno stipendio. Trovo anzi pericolosa la spasmodica caccia fatta nelle segrete stanze al candidato magico, che qualcuno chiama di prima fascia, ritenendo possa essere l’unto dal Signore. Sono una donna libera e come tale intendo correre alle primarie, se ci saranno, per mettere al servizio di Roma 20 anni trascorsi in consiglio comunale e 7 in Senato”.
E aggiunge: “Siccome stanno tutti fermi, dicono fino alle regionali, ma poi verranno i giorni per attutire i colpi e i contraccolpi, poi quelli della riflessione, infine chissà che altro, io venerdì parto per un giro d’ascolto della città.
Quanto ai possibili candidati eccellenti, Cirinnà dice: “Tutte persone eccellenti, che stanno facendo lavori enormi, in Europa, e ai quali possiamo dire solo grazie. Ma il messaggio che si manda è devastante perché se poi non trovi il candidato di prima fascia e devi fare le primarie, vuol dire che quelli che si cimentano sono brocchi, seconde scelte. Non esattamente il viatico migliore per riconquistare Roma”.
Parole d’ordine del suo tour? “Tre grandi temi. Manutenzione e rigenerazione. Lavoro e sviluppo. Visione e futuro, mortificati dal M5S che ha spento Roma, cancellandola da tutti gli eventi internazionali. A cominciare dalle Olimpiadi”, risponde Cirinnà.