AGI - Giorgia Meloni è a Sanremo e sta facendo campagna elettorale in vista delle regionali liguri del 20 e 21 settembre. Un cronista le chiede se il ricovero di Silvio Berlusconi per un inizio di polmonite dovuta al Covid 19 segni la fine del negazionismo. E la leader di Fratelli d'Italia non ci sta, respinge al mittente qualsiasi accostamento.
L'attacco di Meloni
"Le accuse di negazionismo non le accetto da nessuno e in particolare dalla sinistra, perchè ricordo che, quando noi chiedevano di mettere in quarantena chi rientrava dalla Cina, un signore che si chiama Nicola Zingaretti, segretario del Pd, andava in giro a dire che l'unico virus era il razzismo e stava a Milano a prendere l'aperitivo", attacca.
Il caso mascherine
"I negazionisti del virus stanno nel governo e sono tutti quelli che non hanno preso disposizioni in tempo", sostiene la presidente di FdI. "Quando noi chiedevamo che il governo si dotasse di mascherine e respiratori - rincara - Luigi Di Maio, un altro signore molto importante dell'attuale governo, mandava otto tonnellate di dispositivi anti Covid ai cinesi. Intanto, li prendevano per Palazzo Chigi, mentre per gli italiani si poteva prendere tempo".
La reazione della maggioranza
Le frasi di Meloni suscitano le reazioni indignate dei partiti di maggioranza. Il primo a replicare è il capogruppo M5s alla Camera, Davide Crippa. "Meloni che accusa di negazionismo il governo, oltre che ad essere ridicola, o è in malafede o finge di non sapere", afferma. "Per settimane, infatti, Salvini e i suoi accoliti sono andati, in modo irresponsabile, a manifestazioni pubbliche senza indossare la mascherina, dando un cattivo esempio e mettendo in pericolo la collettività. La stessa Meloni e Salvini, appena terminato il lockdown, hanno indetto una manifestazione in cui le persone erano ammassate e senza mascherina. Non accettiamo lezioni di morale da Meloni, che farebbe bene a prendere le distanze dai veri negazionisti che sono alcuni dei suoi alleati".
La risposta M5s
Subito seguito dal capo politico del Movimento, Vito Crimi. "Quando Giorgia Meloni parla di 'negazionisti' può solo guardare in casa propria e dei suoi vicini, e negli ambienti che li sostengono - dice Crimi -. Non dimentichiamo i loro assembramenti, i selfie senza mascherina, il mancato rispetto delle prescrizioni anti-Covid. Il resto è fumo negli occhi".
Il Pd non ci sta
Poi arriva la condanna del Pd. "Ma Giorgia Meloni ha la coda di paglia? Perchè se qualcuno critica l'estrema destra che domani scende in piazza all'insegna del negazionismo lei si sente chiamata in causa? Ha rapporti con loro? Con neofascisti e negazionisti? Basta saperlo", chiede il vice capogruppo dem alla Camera, Michele Bordo.
Il corteo No Mask
Negazionisti accertati sono invece quelli che si sono dati appuntamento domani a Roma per la manifestazione 'No mask' contro la "dittatura sanitaria". "E' una follia allo stato puro che a Roma ci sia una manifestazione di negazionisti del virus: il Covid non si nega, si combatte", protesta il segretario del Pd e governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. "Niente mascherina 'perchè è un bavaglio'. Il coronavirus? 'Non esiste'. Il vaccino? 'E' un imbroglio di Bill Gates'. Parole (pericolose) in libertà che vengono da un manipolo di negazionisti di casa nostra, che domani scenderanno in piazza a Roma", commenta il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci. " Mi viene di usare lo stesso commento di Adriano Panatta: 'Certo che ce ne stanno de cojoni in giro'".